REPORT PEDOFILIA A MONACO: ACCUSE A RATZINGER
È stato reso noto in Germania il maxi rapporto sulla pedofilia nella Chiesa all’interno dell’arcidiocesi di Monaco di Baviera e i dati emersi sono agghiaccianti: nell’indagine commissionata dalla Chiesa Cattolica emergerebbero almeno 497 minori vittime di abusi all’interno della diocesi bavarese, coinvolti 235 persone del clero (173 preti, 9 diaconi, 5 referenti pastorali e 48 addetti dell’ambito scolastico).
Ma in Germania non si parla d’altro nelle cronache nazionali anche per un secondo aspetto inserito nel rapporto: vengono formulate accuse per almeno 4 casi di pedofilia contro il Papa Emerito Benedetto XVI, in quanto «Ratzinger non agì di fronte a 4 casi di abusi quando era arcivescovo di Monaco», tra il 1977 e il 1982. A rendere noti i dati è stato Martin Pusch, responsabile del rapporto indipendente (condotto dallo studio legale Westpfahl Spilker Wastl) sui casi di pedofilia a Monaco: la Diocesi commenterà pubblicamente il report il prossimo 27 gennaio, ma nel frattempo il “doppio rumore” prodotto da queste pagine trascina nuovamente la Chiesa tedesca al centro della tempesta. «Il dossier costituisce una pietra miliare nell’ulteriore processo di gestione degli abusi sessuali», fanno sapere dalla Diocesi anche se sotto accusa finiscono diversi vescovi che si sono succeduti dal 1945 al 2019.
LA DIFESA DEL PAPA EMERITO E LA SMENTITA DEL VATICANO
Su tutti, il nome più “noto” è ovviamente quello di Joseph Ratzinger: nel rapporto presentato oggi è contenuta una dichiarazione fatta dal Papa Emerito in persona, il quale replica alle accuse esprimendo di «non aver mai commesso errori di comportamento per tutti i 4 casi indicati dal rapporto». Oltre alla dichiarazione scritta allegata dal dossier, dal Vaticano ad inizio anno era giunta la smentita secca dal segretario personale del Papa Emerito, Mons. Georg Gänswein (interpellato dal settimanale “Die Zeit”): «sono false le accuse. Il Papa non aveva conoscenza della storia precedente (ovvero della violenza sessuale, ndr) quando prese la decisione di ammettere il sacerdote». Va inoltre ricordato come proprio Papa Benedetto XVI fu il primo pontefice a prendere con forza in mano il dramma della pedofilia cominciando il percorso di rinnovamento e “pulizia” all’interno della Chiesa, lavoro poi proseguito anche da Papa Francesco. Gli altri arcivescovi i Monaco accusati di aver commesso errori nella gestione dei casi di pedofilia ci sono Michael von Faulhaber, Joseph Wendel, Julius Doepfner, Friedrich Wetter e infine Reinhard Marx. Quest’ultimo lo scorso giugno presentò dimissioni da arcivescovo, salvo poi essere “contraddetto” da Papa Francesco che ha ritirato il suo passo indietro.