Sul caso di pedofilia, abusi e minacce al maneggio lombardo, sono stati effettuati nuovi approfondimenti giornalistici nel corso del programma di Rai Uno “Storie Italiane” nella mattinata di martedì 21 settembre 2021. Una mamma delle bambine molestate, Valeria (nome di fantasia), ha riferito che sia il presidente del maneggio che gli istruttori erano stati chiamati dalla polizia per testimoniare rispetto a una denuncia nei confronti dell’uomo nel 2019. Queste persone erano dunque a conoscenza della denuncia, ma rispondevano ai genitori che le bambine erano “facili”, affermazione gravissima.
La nonna di un’altra delle piccole, invece, ha affermato che la sua nipotina non abbraccia nessuno, “neanche me. Lei si rifiuta completamente. Lei non vuole toccare nessuno. Di notte non dorme mai, alle volte si alza, viene qui da me alle 5 del mattino. È molto sorridente, ieri mi ha detto che devo starle vicino perché ha paura, ma senza che io possa toccarla. Una volta mi ha chiesto se sapevo come si faceva s*sso… Sono cose che non si dimenticano”.
PEDOFILIA AL MANEGGIO, DUE BIMBE MOLESTATE E “MAI ASCOLTATE”
A “Storie Italiane”, trasmissione mattutina di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda anche quest’oggi, lunedì 20 settembre 2021, si è tornati a parlare del caso di pedofilia, abusi e minacce al maneggio lombardo, finito ormai al centro dell’attenzione mediatica da alcuni mesi a questa parte. Secondo quanto riferito da Alessandro Politi, il giornalista del programma, secondo le audizioni protette a cui sono state sottoposte quattro bambine, le versioni dei fatti sarebbero state confermate e non solo: ci sarebbero altre due bambine che non sarebbero mai state ascoltate. Questo significherebbe che due bimbe di 4-5 anni avrebbero subito presunti abusi senza che i loro genitori ne siano mai venuti a conoscenza.
L’inviato ha raccolto anche la testimonianza del papà di una delle bimbe: “Una sera dell’ottobre del 2019 ho sentito il nome di questa persona durante una conversazione tra mia figlia e una sua amica. Ho cercato allora di indagare senza essere pressante. A mia figlia ho chiesto di raccontarmi cosa fosse successo. Mi ha detto che l’ha fatta girare contro il muro, si è spostato il marsupio e…”. Il resto della frase è stato “bippato” e oscurato dalla regia Rai, ma purtroppo è facilmente intuibile.
PEDOFILIA AL MANEGGIO, UN PAPÀ: “MIA FIGLIA ORA È PIÙ RESTIA AD ABBRACCIARMI”
In merito alla presunta pedofilia al maneggio, a “Storie Italiane” è stato detto che il ragazzo (un istruttore) protagonista di abusi sta continuando a vivere una vita normale: “Nessuna sentenza potrà mai ridare quel periodo di tua figlia – ha sottolineato il genitore intervistato –. Purtroppo, nei mesi successivi, ho dovuto cambiare atteggiamento nei confronti di mia figlia. Era più restia ad abbracciarmi. Non voglio trovarmelo sulla strada… Non sono un violento, condanno la violenza, ma non so come potrei reagire”.
Frasi a cui ha replicato Roberto Alessi, direttore di “Novella 2000” e direttore editoriale di “Visto”: “Io capisco questo padre che dice di non sapere come potrebbe reagire se si trovasse questo soggetto davanti. La giustizia faccia passi in avanti, negli Stati Uniti d’America ci sono addirittura le liste dei pedofili, ai quali vengono assegnate case in luoghi lontani da scuole o famiglie con bambini”.