PRESUNTO NUOVO SCANDALO PEDOFILIA IN GERMANIA: IL RAPPORTO CHOC A FRIBURGO

Un nuovo grave rapporto sulla pedofilia rischia di investire la Chiesa di Germania dopo le già pesanti “ferite” del recente passato: secondo l’ultimo rapporto presentato nell’arcidiocesi di Friburgo vi sarebbero almeno 250 sacerdoti coinvolti in casi di abusi sessuali su minori. Il report è stato effettuato dalla commissione istituita per fare chiarezza sulla pedofilia, anticipato dal quotidiano Tageschau: «pesantemente coinvolto anche l’ex arcivescovo Robert Zollitsch», riportano i media tedeschi parlando dell’ex Presidente della Conferenza Episcopale (in carica fino al 2014, successore fu poi il Cardinal Marx).



Magnus Striet, il presidente della commissione investigativa che ha condotto le indagini (quattro esperti esterni di magistratura e polizia criminale i componenti), ha esposto i primi risultati nella presentazione del rapporti sugli abusi sessuali a Friburgo: in circa 600 pagine vi sarebbero più di 540 vittime ma il numero potrebbe anche essere superiore. Occorre ovviamente capire se vi sia stato effettivo abuso o se si tratti di accuse false, ma resta il dramma di un potenziale nuovo drammatico scandalo che coinvolge alcuni uomini di Chiesa (alcuni, lo ribadiamo, non tutti).



PEDOFILIA GERMANIA, RISCHIA ANCHE L’EX ARCIVESCOVO ZOLLITSCH

I due personaggi più noti nominati nel dossier sulla pedofilia in Germania sarebbero i già citati in passato per altri presunti casi di “copertura”, l’arcivescovo emerito di Friburgo mons. Robert Zollitsch e il defunto prelato mons. Oskar Saier. Zollitsch era alla guida della diocesi di Friburgo tra il 2003 e il 2013 e l’accusa è l’aver insabbiato diversi casi o presunti tali di abusi: «alcuni parroci sono stati immediatamente messi in congedo o hanno improvvisamente abbandonato le parrocchie: le ragioni di questi cambiamenti di personale non sono state registrate o motivate», si legge nel report diffuso in questi giorni.



Uno dei membri della commissione investigativa, Eugen Endress, ha spiegato in conferenza stampa di una sorta di «insabbiamento programmato» sotto il mandato dell’arcivescovo emerito tedesco: «Zollitsch ha completamente ignorato il diritto canonico, cioè il diritto ecclesiastico, in relazione ai casi di abuso», attacca la commissione Ag. Lo scorso ottobre in un video apparso sui social era stato l’arcivescovo oggi 84enne ad ammettere gravi errori e colpe personali nella gestione dei casi di pedofilia: «no comment», è la scelta dettata da un portavoce del prelato dopo la diffusione del rapporto a Friburgo.