Il programma di Rai Uno, Storie Italiane, torna a parlare della denuncia nei confronti di un ragazzo di un maneggio vicino a Milano, accusato di pedofilia (le vittime sarebbero 5, tutte fra i 5 e gli undici anni). La mamma di una vittima, all’epoca dei fatti aveva solo 9 anni, è stata nuovamente intervistata dalla trasmissione del primo canale. “Ho ricevuto il messaggio di un papà che mi ha scritto che anche sua figlia è stata abusata da questa persona”, spiega la padrona di casa Eleonora Daniele: “Mi chiedo come non ci sia alcun tipo di punizione”. L’avvocato della madre della vittima in collegamento: “L’unica misura che abbiamo è quella cautelare ma è arrivata troppo tardi, e non ha ricevuto alcun riscontro dal gip di Milano, non ha mai risposto, quindi il pm ha ritenuto di rinunciare a richiesta. In questa fase non vi è alcuna tutela”.



La madre della vittima ha preso la parola facendo chiarezza: “Questo soggetto non è un istruttore ma un socio del centro ippico, aveva lì il cavallo. Le istruttrici lo utilizzavano come aiutante perchè lo ritenevano un bravo ragazzo e lo mettevano vicino ai bambini quando avevano bisogno di un aiuto con i pony. Quando è stato mandato via è andato in un altro maneggio, ha continuato a fare quello che doveva fare in un altro maneggio”.



PEDOFILO AL MANEGGIO: “HO MANDATO UN’EMAIL ALLA FEDERAZIONE MA…”

“Io ho mandato una Pec a gennaio del 2020 – ha proseguito la mamma della vittima, di spalle e con la voce distorta per rimanere nell’anonimato – alla Federazione italiana sport equestri a Roma e a Milano e per sei mesi non mi hanno risposto. Mi hanno risposto a giugno chiedendo di interrogare mia figlia via Skype insieme all’istruttrice e al titolare del maneggio”. Il ragazzo è stato sospeso dalla Federazione per 5 anni dopo processo, mentre il proprietario del maneggio in questione è stato sospeso per sei mesi.

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