ALMODOVAR, IL NUOVO FILM WESTERN È “QUEER”
Si chiama “Strange Way of Life”, è un ‘corto’ e verrà presentato da Pedro Almodovar al prossimo Festival di Cannes nel maggio 2023: il film è una rivisitazione del genere western in quanto i due protagonisti – Pedro Pascal ed Ethan Hawke – rappresenteranno due cowboy LGBTQ+ “friendly”. Fa già discutere il film girato la scorsa estate e anticipato in questi giorni dal celebre regista spagnolo durante la registrazione del podcast di Dua Lipa: «È un film che parla di mascolinità in maniera molto profonda, perché il Western è storicamente un genere cinematografico maschile», ha spiegato Almodovar che dopo aver shockato con ogni tipo di trasgressione nell’universo femminile, ora prova a cimentarsi con la “decostruzione” del classico genere maschile, andando incontro al politicamente corretto in “salsa” arcobaleno.
Il titolo “Strange Way of Life” è un fado portato al successo dalla cantante portoghese Amália Rodrigues: «Cuore indipendente, cuore che non comando, vivi perso tra la gente, sanguinando ostinatamente», canta la leggendaria artista del Portogallo. Proprio a partire da questi versi scaturisce il film-corto in cui il coraggio di confessare un amore “proibito” supera la tensione tipica del western d’annata. Due ex pistoleri come Silva e Jake (i nomi due due protagonisti Pedro Pascal ed Ethan Hawke) si rincontrano dopo anni dalla loro prima amicizia ma sembra esserci ben di più sotto che non un semplice riannodare i fili del passato.
DOPO AVER RIFIUTATO “I SEGRETI DI BROKEBACK MOUNTAIN” LA NUOVA SCOMMESSA “LGBTQ+” DI PEDRO ALMODOVAR
«Quello che posso dire è che il film contiene molti elementi del Western: c’è un pistolero, un ranch, uno sceriffo… ma ha anche dei dialoghi tra due uomini che solitamente i film Western non hanno mai catturato. E ora mi sa che sto dicendo un po’ troppo!», ha spiegato ancora Pedro Almodovar alla star Dua Lipa nel suo podcast tra i più seguiti della rete. Lo chiama «un western queer» in cui il tema dell’amicizia e della mascolinità viene “rivoluzionato”, quasi svuotando l’elemento “machista” con un esercizio stilistico che – va detto – risulta ben meno trasgressivo di quanto poteva essere anni fa il capolavoro di Ang Lee “I segreti di Brokeback Mountain”.
Forse non tutti sanno che quel film sui mandriani gay venne offerto proprio a Pedro Almodovar che però rifiutò in quanto «voleva sentirsi libero di scrivere ciò che desiderava senza nessuna pressione o condizionamento», spiega il focus di “Coming Soon”. Anni dopo con “Strange Way of Life” il regista di “Tutto su mia madre” prova a ripercorrere la simile tematica in un contesto però sociale, culturale e cinematografico decisamente rivoluzionato e nettamente più “LGBTQ+ friendly” rispetto a quando Ang Lee produsse il suo capolavoro.