GIUSEPPE UNGARETTI PER LA TRACCIA A1 DELLA PRIMA PROVA MATURITÀ
Pellegrinaggio è la poesia di Giuseppe Ungaretti proposta nelle tracce della prima prova scritta della Maturità, per quanto riguarda la tipologia dell’analisi del testo, ed è tratta da “Vita d’un uomo. Tutte le poesie“. Partendo dal racconto di sé sotto macerie e fango, l’autore riflette sull’esistenza arrivando alla consapevolezza che ci si può affidare anche a un’illusione per trovare il coraggio di continuare a vivere, quindi per un uomo abituato a soffrire può essere come una luce nella nebbia. Infatti, la poesia “Pellegrinaggio“, che fa parte della raccolta “L’Allegria“, trae ispirazione dall’esperienza vissuta da Ungaretti nella Prima guerra mondiale.
Per quanto riguarda lo stile, la poesia è formata da tre strofe, con la prima che è la più lunga, ma caratteristica è anche l’assenza della punteggiatura. Nella prima parte viene raccontata la sofferenza che causa la guerra, nella seconda prende spazio la riflessione sull’esistenza, mentre nella terza si ritorna al discorso iniziale per spiegare qual è l’illusione che ha suscitato la riflessione, la nebbia che sembra trasformarsi in mare.
ANALISI TESTO E SIGNIFICATO DELLA POESIA “PELLEGRINAGGIO”
Il “Pellegrinaggio” di Giuseppe Ungaretti è una ricerca dell’identità che compie l’autore stesso, il quale si definisce un “uomo di pena”, destinato a sofferenze e fatica: nella prima strofa il poeta racconta di essersi trascinato per ore nell’illusione di avere una meta. Ma il pellegrinaggio, che nell’immaginario è un percorso verso un luogo sacro, viene usato per indicare un viaggio verso una meta illusoria, un cammino in cui si prende consapevolezza della propria fragilità.
Dalla lirica traspare tutta l’angoscia dell’autore, ma anche il contrasto tra il dolore e l’amore per la vita, a cui ci si aggrappa appunto anche con un’illusione: ne scaturisce che l’esistenza umana non è altro che per Ungaretti un pellegrinaggio in cui si può naufragare nei sogni, ma anche rimettersi in viaggio con rinnovate speranze. Una riflessione che Ungaretti rende più incisiva con versi brevissimi e un linguaggio essenziale che hanno la capacità di esaltare e valorizzare le parole e renderle più incisive.