Il mancato rinnovo di Lorenzo Pellegrini rischia di diventare una spinosa questione di calciomercato per la Roma. Il centrocampista, che ha fatto tutta la trafila delle giovanili e poi è tornato in giallorosso dopo la più che positiva esperienza al Sassuolo, è uno dei calciatori da cui la società vuole ripartire: giovani, possibilmente legati al vivaio e comunque italiani. L’altro fiore all’occhiello della Roma in questo momento è Nicolò Zaniolo: per l’ex Inter però i problemi sono pochi, il club ha già fatto sapere che per meno di 60 milioni – senza contropartite – non si muoverà e che in ogni caso l’intenzione è quella di non venderlo. La situazione di Pellegrini rischia di sfuggire di mano: non è colpa di nessuno in particolare se non della pandemia da Coronavirus, ma adesso il fatto che i tempi per il rinnovo si stia allungando gioca decisamente contro la Roma, che ha bisogno di porre le basi per il prolungamento.



Il contratto di Lorenzo Pellegrini scade nel 2022: da tempo si sta parlando di rinnovarlo e nei giorni scorsi Gianluca Petrachi aveva parlato di una clausola rescissoria, e di come il giocatore sia legato alla Roma. “Se decide di non andare è libero di non andare” aveva detto il direttore sportivo, come a lasciare intendere che il club in qualche modo non si opporrebbe ad un addio, visto che il tema principale resta quello di fare cassa. Parole che possono sortire un effetto boomerang: il centrocampista potrebbe sentirsi poco valorizzato e non indispensabile, e decidere di esplorare altre vie. Anche perché l’intento è quello di guadagnare più dell’ingaggio attuale: in questo preciso momento i giallorossi hanno le mani legate. Come si evince da Vocegiallorossa.it, a trattare il prolungamento è il CEO Guido Fienga: il quale avrebbe voluto convincere Pellegrini con un progetto che attualmente, per ovvie ragioni, non può ancora presentare.



PELLEGRINI LASCIA LA ROMA?

Ricordiamo che la Roma è in una sorta di limbo, nell’attesa del possibile passaggio di proprietà e con il nodo del bilancio a bloccare tutto; la pandemia da Coronavirus ha peggiorato le cose ulteriormente e naturalmente alcune società stanno iniziando a interessarsi concretamente alla questione. Il problema, come riporta il Corriere della Sera, è soprattutto uno: il rinnovo del contratto servirebbe a togliere la clausola rescissoria di cui parlava Petrachi, che è di 30 milioni di euro e che è pagabile in due tranche. Per un giocatore giovane, già nel giro costante della nazionale e con ampi margini di crescita, è quasi manna dal cielo: infatti l’Inter avrebbe già virato la sua attenzione in direzione di Trigoria, ipotizzando un centrocampo tutto italiano e dal grande futuro con Pellegrini, Stefano Sensi e Nicolò Barella. Non solo: all’estero hanno preso informazioni, o potrebbero farlo a breve, il Psg sempre attento alla nostra Serie A (per la presenza di Leonardo) e il Borussia Dortmund.



A questo punto quella che sembrava una formalità rischia seriamente di diventare un problema: se la Roma non riuscirà a mettersi al tavolo e convincere Pellegrini, offrendo le cifre richieste e un piano tecnico che abbia i giusti requisiti, per quanto legato all’ambiente il centrocampista potrebbe lasciare. Al momento i giallorossi confidano appunto nel fatto che il diretto interessato abbia sempre manifestato la volontà di rimanere e contribuire a far tornare grande la Lupa, ma questo scenario non è eterno soprattutto se non arriveranno le giuste garanzie. A Roma hanno visto partire prodotti locali negli anni passati: senza voler citare il mostro sacro Daniele De Rossi, comunque a fine carriera, possiamo ricordare Alberto Aquilani e Alessandro Florenzi oltre ad Alessio Romagnoli, al quale i giallorossi hanno forse rinunciato troppo presto. I tifosi temono che Lorenzo Pellegrini sia il prossimo della lista, adesso sta alla società far quadrare i conti e blindare il centrocampista della nazionale per costruire intorno a lui e Zaniolo la Roma del presente e del futuro.