Penelope Cruz non ha certo bisogno di biglietti da visita o di presentazioni scritte. L’attrice de “L’Immensità”, lungometraggio a firma di Emanuele Crialese presentato all’edizione numero 79 della Mostra del Cinema di Venezia, ha approfittato della prestigiosa kermesse in laguna per ribadire il suo straordinario legame con il nostro Paese, tanto da rilasciare dichiarazioni in perfetto italiano all’agenzia di stampa ANSA: “L’Italia è la mia seconda casa, amo questo Paese dove sono sempre stata bene accolta. Il mio è un legame anche cinematografico e quando arriva un progetto, bello come quello del film di Crialese, sono felice”.



Nella pellicola, Penelope Cruz indossa i panni di una moglie infelice, in trappola, senza un piano B, con un matrimonio finito alle spalle:Sono anche una madre che diventa complice dei suoi figli, soprattutto di Adriana, così diversa e anche lei infelice che attende gli alieni che la portino via in un altro mondo in cui sentirsi meglio e potersi chiamare Andrea. C’è una fortissima connessione tra loro due, nel loro sentirsi in gabbia, senza possibilità di scappare. Nel non detto, nel loro scambiarsi sguardi c’è tutto”.

PENELOPE CRUZ: “RAFFAELLA CARRÀ È STATA UNA DONNA MOLTO IMPORTANTE PER ME”

Nel film “L’Immensità”, pertanto, Penelope Cruz torna ancora una volta a essere madre o, come dice lei stessa all’ANSA, “tante madri nella complessità di questo ruolo. Ho un lato materno fortissimo, sin da quando ero piccola.
Ho fatto sette film con Pedro Almodovar e in cinque sono madre, la maternità mi appartiene, è un mondo infinito sempre da scoprire, così come la famiglia”.

Uno degli aspetti che lega la protagonista della pellicola con i suoi figli, in questa ambientazione anni Settanta, è l’iconica Raffaella Carrà: emblematica la scena in cui mamma e pargoli si scatenano sulle note del singolo “Rumore”. A tal proposito, Penelope Cruz ha confessato: “Io sono pazza di Raffaella da sempre, cantavo le sue canzoni a squarciagola per tutta la mia famiglia, è stata una donna molto importante per me”.