La penicillina, antibiotico fondamentale nella medicina moderna per trattare diversi tipi di infezioni batteriche, da tempo è al centro di un vero e proprio allarme in tutta l’Unione Europea. Infatti, il farmaco e i composti utili per produrlo scarseggiano in tutti i paesi, questione aggravata ulteriormente dall’ormai imminente stagione fredda che farà aumentare il numero complessivo di infezioni, portando ad un uso massiccio dell’antibiotico, in larga parte acquistato all’estero, specialmente nei paesi asiatici.



Per sopperire alla crisi della penicillina la Repubblica Ceca ha recentemente annunciato la sua intenzione di avviare un ampio progetto per produrla internamente, tanta da poter rispondere alla domanda interna ed eventualmente rivenderla nei paesi europei. Il primo passo del piano ceco, già avviato, è quello di stipulare diversi accordi con gli stessi paesi da cui si rifornisce l’Unione Europea al fine di ottenere una quantità sufficiente di antibiotico in vista dell’arrivo dell’autunno e dell’inverno. Entro due anni, poi, il ministro della Sanità della Repubblica Ceca, Vlastimil Válek, conta di avviare la produzione vera e propria della penicillina, sottolineando che ha già anche avviato i negoziati con le aziende farmaceutiche.



Repubblica Ceca: “L’UE non sta facendo abbastanza contro la carenza di penicillina”

Insomma, la Repubblica Ceca entro due anni conta di avviare la produzione di penicillina, mentre allo stato attuale il ministro della Salute ha dichiarato che i negoziati stanno procedendo “molto bene”. La Repubblica era nota, soprattutto negli anni ’40, per la produzione dell’antibiotico, poi gradualmente interrotta a causa dei regolamenti europei che hanno portato l’Unione a rifornirsi in larga parte da Slovenia, Slovacchia, Austria e Germania, mentre la produzione dei composti base è affidata a paesi asiatici.



Secondo l’eurodeputata ceca Kateřina Konečná, la produzione di penicillina dovrebbe essere una prerogativa, troppo a lungo ignorata, dell’Unione Europea. “La produzione di medicinali“, ha dichiarato secondo quanto riporta Euractiv, “è stato un piano a lungo termine della Commissione Europea fin dal 2020. Purtroppo, da allora, nulla è stato fatto per attuare questo piano sia a livello europeo che nazionale”. Secondo la deputata la produzione richiederà grandi investimenti, ma di contro “nessuno ha stanziato questi soldi e per il momento non sono nemmeno in programma”. Sulla penicillina e sugli antibiotici, ha sottolineato ancora, “non vedo alcuna azione da parte dell’UE“.