Flavia Pennetta e Fabio Fognini sono una delle coppie più note e celebri del mondo dello sport. Sulle pagine del Corriere della Sera, l’ex tennista, vincitrice degli Us Open, ha raccontato di come è nato il rapporto con il collega: “È stato un innamoramento dopo anni di amicizia, durante i quali abbiamo avuto altri partner. Fabio è un buon compagno di vita, il marito che mi aspettavo. Sembrerà strano che io lo dica, ma è un uomo paziente. La pazienza che non ha in campo la tiene per la famiglia. I maschi spesso sono immaturi, tendono a rimanere sempre nel ruolo di figli, faticano ad affrancarsi dalle famiglie d’origine. Fabio è cresciuto e migliorato, senza sfuggire alla regola. Grazie a Dio con sua madre e suo padre, che mi conoscono da secoli, vado d’accordissimo”.



Quando le chiedono se si sia mai vergognata di qualche uscita del marito in campo, Flavia Pennetta risponde: “Vergognata no, ma mi sento sempre a disagio quando fa qualcosa che non deve fare. Lo guardo e mi vedo come riflessa in uno specchio: comunque è mio marito, è il padre dei miei figli, le cavolate che combina non finiscono lì, in campo. Quando torna a casa gliene dico di tutti i colori e lui si mette da solo in castigo, silenzioso e imbronciato mentre si autoflagella. Quando vedo rispuntare mezzo sorriso sotto la barbetta, gli è passata”.



L’amore, i figli e Milano

Flavia Pennetta, nonostante il carattere che a primo impatto può sembrare opposto a quello di Fognini, si dice in realtà molto simile al marito. E quando le chiedono perché stia con lui, lei risponde: “La risposta è facile: ci sto perché lo amo. E perché siamo due persone molto più simili di quello che appare”. Al Corriere della Sera, l’ex tennista ha rivelato che gli regalerebbe “Un pochino della mia razionalità e della mia paraculaggine. A Fabio mancano i filtri: o non parla o dice tutto, senza mezze misure. Infatti a fine carriera lo vedrei bene in un salotto televisivo a parlare di sport. Oltre a capirne, creerebbe dibattito”.

La famiglia, che ha tre figli, ha lasciato Barcellona per Milano: “È ora di pensare al futuro. Barcellona è la casa dove nel 2015 è nato l’amore con Fabio, l’abbiamo comprata insieme. Milano è la città italiana che offre di più. Ed è comoda: io ho tre voli al giorno per Brindisi, Fabio è a meno di tre ore d’auto da dove è nato, Arma di Taggia. Abbiamo preso casa in una zona molto verde, non lontana dallo stadio. Quando smetterà di giocare, Milano gli riempirà il tempo. Ha già un’agenzia di scouting e management: a differenza di me ha l’occhio che vede lontano, sa cogliere i talenti. Anche io, dopo aver mandato a scuola i figli, mi vedo produttiva: telecronache e commenti, il tennis è la materia che conosco di più. Ma se mi proponessero un reality itinerante, tipo Pechino Express, ci andrei subito! Con Fabio o con la mia amica Francesca Schiavone: moriremmo dal ridere”.