Roberto Pennisi, ex pm della Procura nazionale Antimafia, era stato spedito dal procuratore Pietro Grasso a Bologna per occuparsi dell’inchiesta Aemilia, focalizzata sull’insediamento della ‘Ndrangheta tra Reggio Emilia e Modena. Le sue indagini, che coinvolgevano diversi membri della politica, furono tuttavia in gran parte ignorate. A rivelarlo è una inchiesta de Il Giornale, che ha visionato le bozze del libro di Giovanni Paolo Bernini, esponente di Forza Italia che venne prima arrestato e poi assolto in formula piena proprio a margine di queste indagini.



Ad ammettere che ci sono dei nomi che sono stati trascurati, però, ai tempi fu Roberto Pennisi stesso all’interno di una relazione di cui nessuno è in possesso e che il deputato Maurizio Gasparri chiede di avere da tempo. Il documento, in base alle indiscrezioni, rivela che durante l’inchiesta Aemilia furono colpiti due politici innocenti di centrodestra, mentre tutte le accuse che portavano alla sinistra furono fatte cadere nel vuoto. In particolare, ad essere stato graziato, sarebbe stato il Pd.



Pennisi e la ‘Ndrangheta in Emilia: i nomi incriminati

Roberto Pennisi, se non fosse stato richiamato a Roma dopo le prime indagini sulla presenza della ‘Ndrangheta in Emilia Romagna, avrebbe aperto un nuovo procedimento penale nei confronti di membri della politica di sinistra che allora non vennero più tirati in ballo. “Avevo già indicato quali fossero gli atti da selezionare e le strategie investigative da seguire. Nonché nelle grandi linee le persone da sottoporre ad indagine, ovvero i soggetti che avevano gestito la cosa pubblica negli anni precedenti”, scrisse secondo quanto riportato da Il Giornale l’allora pm della Procura nazionale Antimafia.



All’interno del documento vengono fatti anche i nomi: “Le persone in questione vengono identificati nei sindaci Antonella Spaggiari Graziano Delrio, anche per via della loro partecipazione alla Processione del Santo Crocefisso nel 2009 (a Cutro, in Calabria, ndr) nel corso della loro campagna elettorale per le elezioni amministrative reggiane, che costituivano episodio sintomatico di cui far emergere i reali contorni”.