Nuova stretta sui (tanti) pensionati all’estero che mensilmente ricevono ed incassano l’assegno provvidenziale da parte dell’INPS con l’avvio ufficiale della fase due del programma di controlli a tappeto avviati già prima dell’estate di quest’anno: gli accertamenti in quell’occasione si erano concentrati sui residenti nei paesi scandinavi e dell’Europa dell’Est; mentre ora la lente passerà su tutti quelli che vivono tra Europa, Africa ed Oceania, con l’ipotesi che in una eventuale fase tre si punterà anche sugli States e sull’Asia.



In totale – secondo quanto riporta lo stesso INPS – i pensionati all’estero beneficiari degli assegni sono più di 310mila persone distribuite su 160 paesi nel mondo, con importi che arrivano fino ad un totale di circa 1.600 milioni di euro che rappresentano (a loro volta) il 2,3% delle pensioni erogate; mentre gli accertamenti avviati da pochi mesi – la prima fase era partita solamente a marzo, per concludersi a luglio – sono fini a capire quali beneficiari sono deceduti nel frattempo e continuano (ovviamente per mezzo di figli, nipoti o anche badanti) a ricevere soldi dallo stato pur non avendone alcun diritto.



Come funziona la verifica dello stato di salute dei pensionati all’estero: il modulo, la controfirma e il ritiro dell’assegno di persona

Questa fase dei controlli sui pensionati all’estero si concentrerà – appunto – su chi vive in Europa, Africa ed Oceania, ma con alcune importanti limitazioni che andranno a beneficio degli iscritti alla Zaklad Ubezpieczen Spolecznych della Polonia, alla Deutsche Rentenversicherung tedesca, all’Ufficio Centrale di Compensazione svizzero, al Caisse Nationale d’Assurance Vieillesse della Francia e al Service Fédéral des Pensions belga; così come saranno esclusi anche tutti i beneficiari che sono già stati sospesi dal circuito Citibank NA o che negli ultimi mesi si sono presentati personalmente ad incassare la pensione in un qualsiasi ufficio Western Union.



Tutti gli altri (quindi la maggior parte dei pensionati all’estero che vivono nelle aree che abbiamo elencato prima), invece, riceveranno a breve un modulo da parte di Citibank NA che dovranno compilare e firmare prima di farlo controfirmare personalmente da un ambasciatore, un console o un’autorità che sul territorio è abilitata al compito (l’elenco completo si trova tra le FAQ del sito di Citibank); il tutto da inviare poi alla casella postale PO Box 4873, Worthing BN99 3BG, United Kingdom.

Chi non fosse in grado di produrre o far controfirmare il documento, potrà anche chiedere di fare una video chiamata con uno dei soggetti abilitati alla verifica e – solo in questo caso – dovrà anche procedere al ritiro dell’assegno di febbraio 2025 di persona in una filiale Western Union, così come per i soggetti infermi o disabili si potrà richiedere il modulo alternativo in formato pdf: in caso contrario, l’INPS procederà a sospendere il pagamento ai finti pensionati all’estero a partire da marzo 2025.