Cambio di tendenza per i pensionati italiani. Il Portogallo, ormai da qualche tempo, è calato nella gerarchia delle scelte dei più anziani: il Paese non piace più e il motivo è la modifica di una legge che rende meno agevole e meno conveniente, per gli italiani, trasferirsi a Lisbona, Porto o Faro dopo la pensione. Come sottolinea il Messaggero, sono sempre meno gli anziani che dopo una vita in Italia decidono di trasferirsi all’estero dopo aver finito di lavorare, mantenendosi con la pensione pagata dall’Inps. Dopo le minacce ‘lusitane’ di tagliare gli sgravi fiscali, attuate lo scorso novembre, gli spostamenti continuano a ridursi.



Nel dettaglio le richieste si sono abbassate vertiginosamente nei confronti del Portogallo ma non solo. Scendono anche quelle per la Germania (-24,7 per cento), il Belgio (-16,4) o la Gran Bretagna (-5,3). La Spagna, gli Usa (+16,4 per cento) e il Canada (+10,3) restano mete appetibili. Gli over 65 italiani guardano sempre più anche alla Tunisia, oltre che alle Canarie. Non mancano, poi, gli spostamenti verso l’Est Europa, dove il costo della vita è di molto più basso rispetto ai Paesi dell’Europa dell’Ovest e della stessa Italia.



Addizionale Irpef: l’effetto sulle pensioni

Il Portogallo ha sancito l’addio all’esenzione delle imposte da versare per gli stranieri residenti sul territorio portoghese. Per questo motivo sempre meno pensionati italiani decidono di trasferirsi a Lisbona e dintorni per godere di qualche soldino in più a fine mese, e anzi, spesso scelgono di far rientro in Italia. Importanti novità arrivano anche nel nostro Paese. Nei comuni in cui è aumentata l’addizionale comunale, inizierà ad essere applicato l’acconto sull’Irpef comunale, facendo scendere gli importi, come spiega Il Messaggero. Questo comporterà l’applicazione dell’acconto sull’imposta comunale, il che porterà ad una riduzione degli importi ricevuti.



Le addizionali Irpef vengono trattenute dai cedolini in rate uguali e l’importo è determinato in base alle aliquote stabilite dalle Regioni e dai Comuni e comunicate durante il processo di rinnovo. Tra le città che hanno incrementato l’addizionale comunale ci sono Napoli e Palermo. Nel capoluogo partenopeo l’addizionale passerà dallo 0,9% all’1%, mentre a Palermo l’aumento passerà dallo 0,95% all’1%, con incrementi progressivi fino al 2031. Le modifiche delle aliquote Irpef avranno un impatto sulle pensioni da aprile, con un conguaglio nei cedolini relativi ai mesi precedenti.