Andare in pensione a 60 anni nel 2025 sarà possibile. Secondo una indagine pubblicata da Money gli italiani credono che questa età sia la migliore per poter uscire dal mondo del lavoro. Ma con quali misure è previsto lo stato di quiescenza?

Le condizioni da soddisfare per uscire con 7 anni di anticipo sono fondamentalmente tre: avere dei problemi di salute tanto da non riuscire più a lavorare, aver iniziato la carriera lavorativa da molto giovane e aver intrapreso un impiego per un lungo periodo di tempo.



Come andare in pensione a 60 anni nel 2025

Andare in pensione a 60 anni nel 2025 sarà più semplice per le donne rispetto agli uomini. Anche se il genere femminile ha più difficoltà – nel lungo termine – a maturare dei contributi previdenziali a causa dei numerosi vuoti (a tal proposito potrebbero sfruttare la pace contributiva).



Fortunatamente grazie al decreto 4/2019 anche nel 2025 sono mantenute in vita le misure essenziali per maturare i requisiti della pensione anticipata. Inoltre non è previsto alcun adeguamento dell’età pensionabile rapportato alla aspettativa di vita (altrimenti si sarebbero allungati i tempi).

Nel 2024 – così come nel 2025 – per la pensione anticipata è sufficiente aver versato questi anni contributivi (pur non rispettando l’età anagrafica):

  • 42 Anni e 10 mesi di contributi per gli uomini;
  • 41 Anni e 10 mesi di contributi per le donne.

Come accennato inizialmente potranno ricorrere alla pensione anticipata coloro che hanno lavorato molto presto. Immaginiamo un cittadino italiano che abbia iniziato a lavorare all’età di 17 anni. Senza interruzioni avrebbe maturato i requisiti per uscire dal lavoro già a 59 anni e 10 mesi.



Per una donna il raggiungimento dei requisiti è molto più veloce, visto che alla stessa condizione le donne avrebbero già soddisfatto le condizioni per la pensione anticipata un anno prima (a 58 anni e 10 mesi).

Quota 41

Un’altra strada per poter andare in pensione a 60 anni nel 2025 (o anche prima) è maturare i requisiti di Quota 41. La misura è riservata ai contribuenti italiani che hanno iniziato a lavorare e versare 12 mesi di contributi ancor prima di aver compiuto 19 anni d’età.

Con Quota 41 non è necessario soddisfare il requisito dell’età anagrafica bensì vanno tenuti in considerazione gli anni di contributi (minimo 41).