Godere della pensione anticipata è un privilegio che è riservato ad un numero minore di contribuenti italiani. Grazie ad una riforma particolare è possibile uscire dal lavoro con più anticipo rispetto alle misure attualmente in vigore: quella anticipata e quella di vecchiaia.

La pensione di anticipata inizia al raggiungimento dei 67 anni d’età e dopo il versamento di vent’anni di contributi. Quella anticipata si ottiene avendo versato 42 anni e 10 mesi di contributi (indifferentemente dall’età anagrafica).



Chi può godere della pensione anticipata

I lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi prima dei 19 anni sono avvantaggiati. A loro spetta il godimento di Quota 41 (che vorrebbe essere estesa a tutti) grazie al sistema contributivo di cui riuscirebbero a farne parte.

I beneficiari della pensione anticipata non solo devono aver maturato almeno un anno intero di contributi prima dei 19 anni ma devono soddisfare almeno uno dei tre requisiti seguenti:



  1. Disoccupazione: devono essere stati licenziati per cause a loro non imputabili e non percepire più la NASpI per un periodo minimo di tre mesi.
  2. Invalidità: con percentuale pari o uguale al 71%.
  3. Caregiver: soggetti che aiutano da almeno sei mesi un parente convivente di primo grado o il coniuge affetto da handicap. Vale anche per chi supporta un parente di secondo grado convivente i cui genitori o il coniuge abbiano più di 70 anni o se deceduti o con patologie invalidanti.
  4. Lavori pesanti: individui che nella loro vita hanno svolto attività e mansioni usuranti (lavori notturni, conducenti di veicoli a 9 posti e addetti alla linea catena).
  5. Attività gravose:
  • Operai che lavorano nell’industria estrattiva, che si occupano di manutenzione di edifici ed edilizia in generale;
  • Conduttori di macchinari mobili o gru per la perforazione nelle costruzioni;
  • Conciatori di pellicce e di pelli;
  • Conduttori di personale viaggiante e convogli ferroviari;
  • Conduttori di camion e mezzi pesanti;
  • Personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
  • Addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
  • Educatori degli asili nido e insegnanti della scuola dell’infanzia;
  • Addetti allo spostamento delle merci e facchini;
  • Personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
  • Operatori ecologici ed altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
  • Operai della pesca, agricoltura e zootecnia;
  • Pescatori delle acque interne in alto mare, della pesca costiera e dipendenti o soci di cooperative;
  • Lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nella normativa del d.lgs.67/2011;
  • Marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.

In alcuni casi è possibile anticipare la pensione di ben due anni prima, come nei contesti in cui il datore di lavoro licenzia il dipendente per un ricambio generazionale.