Lo Stato Italiano concede a tutti i contribuenti di poter usufruire di alcune misure di welfare che sono universalmente riconosciute a tutti. Ad esempio un pensionato che abbia fiscalmente è carico un parente oppure un coniuge, può garantire loro la pensione di reversibilità 2023. C’è però che si domanda se questa può essere utile anche per i figli nati fuori dal matrimonio. Vediamolo insieme.



Pensione di reversibilità 2023: spetta anche ai figli al di fuori dal matrimonio?

Infatti secondo quanto stabilito dalla Corte Costituzionale nella sentenza del 19 aprile 2022, la numero 100/22,il il figlio minorenne che nasce fuori dal matrimonio ha diritto anche ad una quota della pensione di reversibilità 2023 equiparata a quella del figlio orfano di genitori.



Tutti i figli nati fuori dal matrimonio infatti hanno uguali diritti rispetto a coloro che sono nati sotto Sacramento e sotto vincolo coniugale giuridico. Questo è stabilito anche dalla Corte Costituzionale per quanto concerne la pensione di reversibilità 2023 che può essere devoluta in parte anche ai figli nati fuori dal matrimonio equiparando la stessa alle pensioni per figli orfani di genitori.

Pensione di reversibilità 2023: cosa dice la Cassazione

E quanto stabilito dalla sentenza 100/2022 che stabilisce quanto debba aspettare al figlio minorenne nato fuori dal matrimonio. La sentenza però quantifica anche l’importo spettante al figlio nato fuori dal matrimonio: si parla del 20% come quota direttamente attribuita. Questo principe valido anche in presenza di un coniuge superstite che non sia genitore del figlio nato fuori dal matrimonio. In questo caso sono entrambi a concorrere alle rispettive quote della pensione di reversibilità.



In particolare il coniuge superstite avrà diritto ad una quota del 60%,, mentre il figlio nato fuori dal matrimonio soltanto ad una quota del 20%.