Quasi sicuramente la pensione di vecchiaia e quella anticipata resterà quella di sempre. Il Governo non ha spazi di manovra, ed è per questo che credere che vengano introdotte delle misure più convenienti o superare la Fornero sarebbe impossibile.

Il primo accenno è stato rivelato dopo l’uscita dell’XXIII rapporto dell’INPS, in cui si evincono le criticità e il rischio di far collassare l’intero sistema previdenziale. 410 Pagine in cui è contenuto tutto ciò che non va e le conseguenze che potrebbero nascere.



Pensione di vecchiaia: il rapporto INPS che preoccupa

Sulla pensione di vecchiaia e in quella anticipata non ci sono grandi novità. Anzi, l’ultimo rapporto INPS (il XXIII), potrebbe far intendere che le misure ad oggi adottate sono “eccessive” e un Paese come l’Italia non può permettersi di ridurre l’età pensionistica.



Il quadro più realistico è anche quello meno desiderato: potrebbero esserci degli inasprimenti che si ripercuoterebbero sulle pensioni ordinarie. Ad esempio, qualora in manovra cambiassero i requisiti e l’età pensionabile, è quasi certo che il cambiamento sarà peggiore.

Pensione di vecchiaia e anticipata, i cambiamenti

Una possibile soluzione da adattare nel 2025 sulla pensione di vecchiaia potrebbe essere quella sorta da CNEL ma mai ufficializzata. La proposta è quella di poter uscire a 64 anni (anziché a 67) pur accettando il taglio di tre punti percentuali su un anno di anticipo.



In aggiunta, ci sarebbe da soddisfare il requisito contributivo che si sposterebbe a 25 anni e non più ai 20 ordinari di oggi. E per concludere farà fede anche l’importo dell’assegno, che dovrebbe essere oltre o uguale a 1,5 volte l’assegno sociale.

Sulle pensioni anticipate il problema sarebbe annesso alla decorrenza (alle finestre mobili), che potrebbe cambiare ancora una volta fino ad arrivare dagli attuali 3 mesi fino al raggiungimento di 6 o addirittura 7 mesi.

Opzione Donna e Ape Sociale

Nel 2025 le misure quest’anno in scadenza (al 31 dicembre 2024), ovvero Ape Social e Opzione Donna, potrebbero restare ancora per un altro anno. E a fronte delle prospettive critiche potremmo andar fieri di questo risultato.