Con l’arrivo del 2024 è arrivato il momento di fare il punto sulle pensioni, oggetto negli ultimi mesi di ampi scontri e dialoghi tra le forze politiche di governo che sono giunte, infine, ad un accordo. Anche per quest’anno è stata confermata la Quota 103, dopo il tentativo promosso dal ministro Salvini di passare alla Quota 104, mentre rimangono attive anche i pensionamenti anticipati grazie all’Ape sociale e all’Opzione Donna. Tornerà, per il sistema delle pensioni nel 2024, anche la pace contributiva, grazie alla quale si potranno “riscattare” gli anni di lavoro in cui non sono stati versati contributi, in modo simile a come viene effettuato il riscatto della laurea.



La pace contributivanon sono stati versati contribuiti. Lo scopo è quello di permettere anche nel 2024 un anticipo sulle pensioni, specialmente per coloro ai quali manca poco tempo per andare in pensione ma che faticano a trovare un nuovo lavoro, oppure anche solo banalmente per aumentare il cumulo di contributi versati e, di conseguenza, l’entità dell’assegno pensionistico.



Pensioni 2024: rimangono Quota 103, Ape sociale e Opzione Donna

Per le pensioni nel 2024, insomma, rimarrà attiva l’attuale Quota 103, leggermente rivista rispetto al 2023. Infatti, vi potranno accedere tutti coloro che hanno raggiunto almeno 62 anni d’età, con 41 di contributi versati, ma il lasso di tempo tra la maturazione dei requisiti e l’effettiva uscita dal mondo del lavoro è aumentato a 7 mesi (9 per i lavoratori pubblici). Inoltre, il calcolo dell’assegno sarà completamente contributivo, anche per gli eventuali anni maturati nel retributivo, con un massimo di 2.250 euro mensili fino all’effettiva età di pensionamento.



Similmente, nelle pensioni del 2024 è stato confermato anche l’Ape sociale, che permetterà il pensionamento a coloro che hanno 63 anni e 5 mesi d’età, con contributi versati per 36 (o 30). L’opzione sarà, ovviamente, riservata ai lavoratori che si trovano in condizioni di disagio, come i disoccupati, i caregiver di disabili, gli invalidi di almeno il 74% o chi svolge lavori gravosi. Similmente, con la manovra è stata ridotta anche l’Opzione donna per le pensioni del 2024, che potrà essere utilizzata da chi ha compiuto 61 anni (diminuiti a 60 con un figlio a carico e a 59 con due figli) con 35 di contributi, purché rientrino tra invalide, caregiver o disoccupate.

Pensioni 2024: le altre opzioni dalla vecchiaia all’anticipo

Rimane, ovviamente, attiva anche l’opzioni di vecchiaia per le pensioni del 2024, alla quale si può accedere una volta raggiunti i 67 anni d’età. Non vi sono, in questo caso, differenze tra uomini e donne, lavoratori pubblici, privati o autonomi, mentre la soglia di contributi è pari ad almeno 20 anni. Similmente, per il pensionamento anticipato occorre avere un’anzianità contributiva pari ad almeno 42 anni e 10 mesi per gli uomini, o 41 anni e 10 mesi per le donne.

Per le pensioni del 2024 è stato confermato anche l’anticipo precoce, riservato a coloro che hanno iniziato a lavorare durante la minore età. In questo caso, purché si abbia iniziato a lavorare prima dei 19 anni, per 12 mesi continuativi e si rientri nelle categorie disagiate dell’Ape sociale, si potrà accedere alla quota 41. Chi lavora in attività considerate gravose (15 categorie, uguali a quelle dell’Ape sociale), invece, potrà andare in pensione senza aver raggiunto i 36 anni di contribuiti, ma con almeno 66 anni e 7 mesi di età. Infine, vi sono anche nel 2024 le pensioni anticipate per i lavori usuranti, che potranno usufruire della quota 97,6 (con almeno 61 anni e 7 mesi d’età e 35 di contributi).