La pensioni 2025 arriverà venerdì 3 gennaio. La prima data bancabile cade nel giorno di festa, nonché mercoledì primo gennaio, motivo per cui considerando il pagamento il 2 del prossimo mese l’accredito apparirà il giorno successivo. Con la nuova Legge di Bilancio non ci sono grandi cambiamenti, le pensioni di vecchiaia prevedono l’applicazione della Fornero (non più abrogata) e in alcune circostanze è possibile ottenere un assegno previdenziale poco più alto o basso.
Pension 2025: rivalutazione e date di pagamento
La pensioni 2025 sarà visibile sul proprio conto corrente bancario o postale venerdì 3 gennaio. Il 1° è festa, dunque – come abbiamo già spiegato – il primo giorno utile di pagamento sarà il giovedì 2, con accredito già nel giorno successivo.
Molti cedolini pensionistici potrebbero essere soggetti ad un aumento o ad una riduzione. I meccanismi che influiranno sul totale sono due: la rivalutazione allo 0,8% in base all’inflazione stimata per il prossimo anno e secondo il conguaglio fiscale che potrebbe azzerare l’assegno.
La novità di quest’anno si basa sul sistema a scaglioni (che sostituisce il vecchio sistema a fasce), e lo 0,8% di rivalutazione verrà applicato ai cedolini con un importo inferiore a 4 volte il trattamento minimo previdenziale (nonché 2.394,44€).
La parte eccedente di 4 volte il trattamento minimo previdenziale (arrivando a massimo 5 volte il trattamento), prenderà in considerazione lo 0,72%, per poi scendere a 0,60% in caso di un importo superiore alle cinque volte.
Pensioni assistenziali e minime
Novità anche sul fronte pensioni minime e assistenziali. Le prime passeranno dall’attuale importo fissato a 598,61€ a 603,40€ al mese, mentre in alcuni casi eccezionali potrebbero arrivare entro e non oltre 617,89€.
Novità anche sugli importi delle due misure assistenziali, il cui assegno sociale toccherà massimo 538,68€, mentre il cedolino di invalidità civile verrà incrementato a 366€.
Nuove modalità di calcolo
La nuova modalità di calcolo sfavorirà chi va in pensione nel 2025, dato che chi rientrerà nel sistema contributivo (versando i contributi dal 1° gennaio del 1996), riceverà un cedolino più basso a causa di un coefficiente di trasformazione diverso rispetto a quello del 2024.
In compenso – nonostante questa differenza in negativo – la prossima rivalutazione sarà più generosa applicata ai contributi già versati durante la propria carriera di lavoro.
I criteri per accedere alla pensione 2025 restano gli stessi: 67 anni d’età e 20 anni di contributi per quella di vecchiaia, mentre 42 anni e 10 mesi di contributi per quella anticipata.