I contribuenti che riceveranno le pensioni nel 2025 si chiedono cosa si si sugli aumenti e quali sono le prospettive relativamente alla rivalutazione prevista per il montante contributivo. Per darne una valutazione accurata è indispensabile conoscere il tasso di capitalizzazione.
Oggi il tasso analizzato entro il 31 dicembre di quasi due anni fa, 2023, come da circolare INPS, corrisponde complessivamente al 3,66%. La regola è stata attuata per tutti i cittadini italiani che hanno accumulato anni di contributi.
Quali pensioni nel 2025 sono soggette ad aumenti
Chi percepisce le pensioni nel 2025 per decretare eventuali aumenti deve basarsi sul montante contributivo. La regola è semplice: sul trattamento di vecchiaia va conteggiata la percentuale prevista in termini di Legge. Il risultato indica qual è la somma pensionistica annua da riconoscere.
Va fatta comunque una doverosa premessa, sulle pensioni vige il coefficiente di trasformazione che viene rivalutato in base alle speranze sulla vita dei cittadini, che quest’anno è più basso per via del caso del tasso di inflazione.
Tuttavia, a compensare il ribasso dell’inflazione, ci pensa la capitalizzazione che tiene conto del PIL registrato negli ultimi cinque anni, e tale dato aumenta significativamente l’importo erogabile sul cedolino previdenziale.
I coefficienti tengono anche in considerazione l’età del pensionato, che con il trascorrere del tempo le speranze di vita si riducono e dunque il montante aumenta, migliorando l’importo sul cedolino.
Esempi pratici
Secondo delle simulazioni effettuate nel 2024 e dal quotidiano “Il Messaggero“, un pensionato di 60 anni con un coefficiente pari al 4,615%, e un montante equivalente a 300.000€, l’assegno annuale e complessivo sarebbe pari a 13.845€.
Alle stesse condizioni quest’anno un pensionato della stessa età godrà fino a 250€ in più (annuali). Naturalmente all’accrescere della soglia di base previdenziale, aumenterà anche l’incremento come da esempio precedente.
Nel frattempo l’INPS ha rilasciato una nuova comunicazione sull’accesso alla pace contributiva, ricordando la procedura per inviare la pratica e le condizioni a cui aderire.