Per qualcuno le pensioni 2025 potrebbero essere più povere. Fortunatamente non si tratta di nessun taglio sul budget e né tanto meno delle riduzioni generiche, anzi, per l’effetto dell’adeguamento al costo della vita ci si aspetta un lieve rialzo (seppur irrisorio) sull’importo dell’assegno.

L’anno prossimo l’importo si baserà su alcuni principi prestabili: la rivalutazione previdenziale, il sistema di adeguamento al costo della vita e poi – la ragione di questo articolo – alla perdita economica dovuta all’abrogazione di aiuti sociali e per un eventuale pignoramento dell’assegno.



Pensioni 2025: chi rischia di perdere soldi?

Le pensioni 2025 per qualcuno potrebbero essere più “ricche”, per qualcun altro leggermente più alte (appena poco più di un caffè al bar) ma per altri anche più basse. I fattori che incidono sull’importo finale sono molteplici, ed è indispensabile comprendere chi sono i soggetti coinvolti nella “penalizzazione”.



La “fortuna odierna” – in paragone a qualche anno fa – è di poter contare sulla cumulabilità dei contributi fin da subito (dal momento esatto in cui si inizia a lavorare e indistintamente che si tratti reddito da lavoro dipendente o autonomo).

Talvolta però vengono applicate delle eccezioni sui quali l’assegno previdenziale potrebbe ricevere dei tagli importanti. Essenzialmente si fa riferimento a tre condizioni che potrebbero ridurre l’importo finale:

  1. Assegni e pensioni di invalidità che superano il trattamento minimo previdenziale e pagati per un tempo inferiore a 40 anni (reddito da lavoro dipendente).
  2. Assegni e pensioni di invalidità con importo superiore al trattamento minimo previdenziale e pagati per un tempo inferiore a 40 anni e a partire dal 31 dicembre 1994 (reddito da lavoro autonomo).
  3. Pensioni di anzianità pagate a favore di lavoratori che convertono i loro contratti di lavoro da full time e part time.

A ciò va aggiunto che prestazioni come Quota 103 e Quota 41 non possono essere riconosciute o cumulate laddove ci sia un nuovo inizio di attività lavorativa.



I reali rischi sulla pensione

Esistono però dei reali rischi di abbassare gli importi della pensione percepita nel 2025. Vengono coinvolti i pensionati a cui vengono ridotte le maggiorazioni sociali (perché magari godono di un’altra entrata), oppure in casi di pignoramento dell’assegno.

L’importo delle pensioni 2025 si baseranno sul trattamento minimo previdenziale, che l’anno prossimo dovrebbe attestarsi – per effetto della nuova rivalutazione – a 603,39€.