Le pensioni 2025 permettono di poter uscire dal lavoro con cinque anni di anticipo rispetto al pensionamento di vecchiaia (che ad oggi è fissato a 67 anni d’età). Tale flessibilità è prevista sia dalla Fornero (che non è stata più abolita) che dalla nuova Manovra di Bilancio.

Abbiamo tenuto in considerazione tutte le finestre di mobilità in modo tale da poter uscire dal lavoro anticipatamente (anziché i 67 anni previsti dalla pensione di vecchiaia, si va a 62 anni).



Pensioni 2025: tutte le misure approvate

Le pensioni nel 2025 possono prevedere alcune misure di flessibilità tali da poter mandare in pensione anche un contribuente che ha compiuto 62 anni d’età. Per farlo occorre analizzare ciascuna delle possibilità introdotte dalla Legge di Bilancio.

Quota 103

Anche la Legge di Bilancio conferma Quota 103, la cui scadenza era prevista per il 31 dicembre di quest’anno, 2024. Per poter aderire è indispensabile aver versato almeno 41 anni di contributi INPS e di aver compiuto almeno 62 anni d’età.



Quota 103 trova però una forte penalizzazione. Il sistema di calcolo è basato interamente sui contributi dell’assegno, che comporta inevitabilmente una riduzione della cifra complessiva da percepire.

Sconto per le donne

Le donne che hanno almeno 4 figli (oppure di più) possono godere di uno sconto che gli permette di andare in pensione a 63 anni (e non più a 64 anni con vent’anni di contributi). Anche il limite dello sconto viene esteso a 16 mesi (contro gli attuali 12 mesi).

Questo vuol dire che una donna che lavora e che mantiene 4 figli può uscire poco prima dei 63 anni: a 62 anni e 8 mesi.



Opzione Donna

In Legge di Bilancio 2025 viene confermata anche Opzione Donna, che permette di uscire a 61 anni d’età e con un minimo di 35 anni di contributi versati. Per le lavoratrici sia dipendenti che autonome è prevista una finestra mobile, rispettivamente di 18 e 12 mesi.

Per accedere alla misura è indispensabile rientrare in una delle categorie di seguito: donne licenziate, invalide al 74% e caregiver.

Quota 97,6

Con la Legge di Bilancio introdotta nel 2017 – e non è nuova – è possibile andare in pensione a 62 anni (esclusivamente per i soggetti che svolgono un’attività usurante).

Per ottenere questo assegno pensionistico anticipato va ottenuta la somma tra contributi ed età anagrafica che deve corrispondere appunto a 97,6 anni. Le possibilità per uscire con Quota 97,6 nel 2025 esistono due soluzioni:

  1. A 62 anni e 6 mesi di d’età anagrafica con almeno 35 anni di contributi versati;
  2. A 61 anni e 7 mesi di d’età anagrafica con almeno 35 anni e 11 mesi di contributi versati.