Sulle pensioni 2025 e per gli anni a seguire le criticità da risolvere sono molteplici. Prevalentemente i problemi nascono quando i contribuenti voglio maturare i requisiti per poter uscire dal lavoro con anticipo. Tuttavia a causa delle ultime restrizioni gli ostacoli sono sempre di più.
Sempre meno pensionati escono dal lavoro con largo anticipo. In un solo anno i crolli sulle uscite under 64 sono stati 50.000. Un numero che spaventa, considerando che nel 2024 hanno goduto dell’uscita anticipata poco più di 261.000 contribuenti rispetto ai 310.000 dell’anno prima.
Pensioni 2025 con difficoltà di uscita
Le misure anticipate sulle pensioni 2025 ma anche per gli anni che verranno, salvo cambiamenti improvvisi, stanno creando problemi e ostacoli non indifferenti. In prima linea Quota 103, che permette di abbandonare il lavoro con 41 anni di contributi pensionistici e 62 anni d’età anagrafica.
Ma il vero ostacolo di Quota 103 non sta soltanto nella maturazione delle condizioni appena indicate, ma nel calcolo del sistema contributivo, altamente penalizzante a causa del precariato e dei contratti di lavoro instabili che non garantiscono una continuità di carriera.
E per concludere con un’ulteriore nota negativa, anche le finestre mobili sono state rese più penalizzanti, nove mesi di attesa per ricevere il primo cedolino previdenziale rispetto ai precedenti sei.
Ape Social
Anche Ape Social è stata penalizzata a causa dell’introduzione del sistema di incumulabilità. Il diritto a tale misura viene perso nel momento in cui il potenziale beneficiario comincia a svolgere un’attività autonoma o da dipendente con ricavi oltre 5.000€ all’anno.
Opzione Donna
In passato Opzione Donna ha permesso a tantissime donne lavoratrici di poter uscire dal lavoro con anticipo. Oggi – per gli stessi motivi di Quota 103 – la misura penalizza il calcolo contributivo tanto da provocare tagli agli assegni per il 30% circa.
Come tentare l’uscita anticipata
Per i fortunati che hanno raggiunto i requisiti per andare in stato di quiescenza la domanda può essere trasmessa all’INPS accedendo all’area personale con un metodo di autenticazione digitale e recarsi nella sezione apposita.
All’interno della pratica è necessario inserire documenti e dati personali quali: contributivi e anagrafici, così da dimostrare la reale condizione. Per chi avesse difficoltà può sempre contattare l’assistenza al telefono o rivolgersi ad un CAF di fiducia.