Le pensioni per una donna nel 2024 cambiano normativa. Con la recente e nuova Legge di Bilancio, il Governo ha pensato di apportare delle modifiche sostanziali, modificando non solo i requisiti per uscire dal lavoro, ma anche le condizioni da dover rispettare.
Da quest’anno in poi (2024), è possibile – per le donne – uscire dal lavoro avendo compiuto 62 anni d’età anagrafica e dopo aver maturato 41 anni di contributi previdenziali. Una variazione che permette di godere di una flessibilità più ampia, specialmente le donne che hanno cominciato a lavorare fin da giovani, consentendogli di poter andare in pensione ancor prima rispetto alle ultime normative.
Maturare le pensioni per una donna nel 2024 con Quota 103
La Legge di Bilancio ha modificato le regole per elargire le pensioni ad una donna nel 2024 e negli anni a seguire. La normativa vigente stabilisce l’attribuzione di Quota 103, che prevede il conteggio tramite metodo contributivo.
Prima di usufruire di Quota 103 per uscire dal lavoro anticipatamente, il Governo ha pensato di introdurre il Superbonus in busta pagaassegno previdenziale più alto.
Quanto all’inasprimento pensionistico per le donne riguarda l’innalzamento dell’età minima per uscire dal lavoro: si passa dai vecchi 60 anni a 61 anni d’età anagrafica. Le regole più severe saranno destinate ai giovani lavoratori (che godono delle pensioni del tutto contributive).
Per loro sarà ancora più complesso, dato che dovranno avere 64 anni d’età e 20 anni di contributi previdenziali, sarà dunque essenziale percepire un assegno previdenziale del triplo in più rispetto a quello minimo.
Tale requisito è più inasprito rispetto a quello passato, anche se si da un’occhio al concetto di sostenibilità nel lungo termine, permettendo un miglior equilibrio tra i flussi finanziari e assicurando di maturare le risorse sufficienti per le generazioni future.