Il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon ha illustrato in un’intervista al quotidiano Libero, il piano del governo per la riforma delle Pensioni. In particolare confermando le intenzioni di introdurre la misura Quota 41 entro fine mandato e soprattutto di voler finalmente superare la Legge Fornero, per la quale, afferma, sono stati già eliminati alcuni vincoli stringenti che restringevano la platea dei beneficiari. Ci vorrà però del tempo perchè per adesso la Manovra si è concentrata sulla riduzione delle tasse, specialmente dei redditi bassi, e sul taglio del cuneo fiscale.



Tuttavia, anche se non con una vera e propria riforma il sottosegretario afferma che il governo è riuscito a garantire più flessibilità per le uscite dal lavoro. Grazie al rinnovo di alcune misure come l’Ape Sociale e Quota 103, con la quale si può andare in pensione a 62 anni di età e 41 di contributi. Inoltre, aggiunge: “per i contributivi puri, che possono lasciare il lavoro a 64 anni di età e 20 contributi, abbiamo abbassato il requisito per le donne con figli, portando la soglia da 2,8 volte l’assegno minimo a 2,6“.



Pensioni, Durigon: “Supereremo la Legge Fornero, abbiamo già introdotto misure alternative”

Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro ha dichiarato a Libero che l’obiettivo del governo sarà quello di superare la Fornero. Per questo sono state stanziate ingenti risorse, e le misure introdotte confermerebbero questa volontà. Molti però sostengono il contrario, e cioè che la platea dei lavoratori che potrà uscire dal lavoro verrà ulteriormente ridotta in mancanza di una vera riforma. Durigon conferma un dato, dicendo che effettivamente si è ridotto il numero di chi è andato in pensione rispetto allo scorso anno, ma non si ridurrà rispetto ai requisiti previsti dalla Fornero.



Perchè: “Abbiamo garantito un pacchetto di flessibilità che garantisce una via alternativa rispetto alla vecchia legge“. Tuttavia, sottolinea che: “Questo è un periodo ponte, un anno di transizione verso una riforma più definitiva“. E per quanto riguarda la questione pensioni dei medici, che rischia di far aumentare il fenomeno delle dimissioni, il sottosegretario conclude: “Dobbiamo evitare penalizzazioni“, soprattutto in un settore già toccato da vari problemi, tra i quali proprio la carenza di personale, quindi: “Stiamo lavorando per modificare la norma, perchè è giusto e doveroso intervenire“.