L’INPS sta avviando la seconda indagine sulle pensioni estere, ovvero un accertamento sugli assegni percepiti dagli italiani che vivono fuori dal Paese. Nello specifico l’ente previdenziale richiede l’attestazione dell’esistenza in vita del pensionato che risiede in Europa.

I pensionati interessati sono coloro che percepiscono la pensione e vivono in Africa, Europa e Oceania, ad eccezione dei Paesi scandinavi e di quelli dell’est Europa la cui “prima fase” è partita da un po’ di tempo.



Pensioni estere: come funziona il check sull’esistenza in vita

Le pensioni estere percepite dai pensionati italiani che vivono in Europa saranno sotto un attento controllo. Il presidente dell’INPS Gabriele Fava esporrà le metodologie che adotterà per individuare eventuali “operazioni fraudolenti”.



Nello specifico l’ente previdenziale avrà il ruolo minuzioso di accertarsi che i pensionati all’estero abbiano realmente diritto all’assegno previdenziale oppure sono “deceduti”.

A partire da venerdì 20 settembre 2024 Citibank N.A comincerà ad inviare le richieste di attestazione della fatidica “esistenza in vita” ai pensionati che risiedono in Oceania, Europa e Africa.

L’INPS chiarisce che qualora la dichiarazione non venga fornita adeguatamente, allora:

«Il pagamento della rata di febbraio 2025, laddove possibile, avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza e, in caso di mancata riscossione personale o produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 febbraio 2025, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di marzo 2025».



La verifica

Di pensionati italiani all’estero ce ne sono parecchi, e l’INPS ora è corsa ai ripari per evitare esborsi superflui su eventuali assegni pensionistici erogati a favore di soggetti “deceduti” ma non dichiarati. Motivo per cui la verifica dell’esistenza in vita sarà “random”, salvo alcuni Paesi.

I pensionati in alcuni Paesi non sottoposti a verifica sono coloro i quali vivono in un luogo dove l’Italia ha avviato delle trattative che prevedono lo scambio di informazioni personali (senza la necessità di approfondire con delle ulteriori indagini).

Per dimostrare l’esistenza in vita è essenziale inviare il modulo realizzato ad HOC alla casella postale PO Box 4873, Worthing BN99 3BG, United Kingdom. Dopodiché sarà un rappresentate ufficiale (Consolato o Ambasciata) a comprovarne la veridicità.