Le pensioni di gennaio 2025 possono essere più alte, più basse o nei casi peggiori “azzerate”. Le novità in Manovra di Bilancio sono poche, ma per via della rivalutazione, dell’incremento al milione e del conguaglio per qualcuno l’impatto sull’assegno può significativo.
Grazie al portale INPS è possibile consultare e conoscere anticipatamente il cedolino previdenziale. Il sito è MyNPS, ed è possibile accedere con uno dei metodi di autenticazione digitale quali SPID, CNS e CIE. Una volta effettuato l’accesso è possibile conoscere la cifra lorda del trattamento INPS, i conguagli a credito o a debito e le trattenute previdenziali e fiscali.
Pensioni di gennaio 2025: partiamo dalle rivalutazioni
L’accredito delle pensioni di gennaio 2025 si basa sulla perequazione automatica, la cui percentuale per l’anno a venire è fissata allo 0,8%. L’adeguamento però, viene influenzato dalla fascia previdenziale in cui si trova il pensionato:
- Lo 0,8% prevede il 100% dell’adeguamento sui cedolini fino a 3 volte il trattamento minimo previdenziale;
- Lo 0,72% prevede il 90% dell’adeguamento sui cedolini tra le 3 e le 5 volte il trattamento minimo previdenziale;
- Lo 0,6% prevede il 75% dell’adeguamento sui cedolini superiori a 5 volte il trattamento minimo previdenziale.
Non è previsto alcun conguaglio fiscale sulle pensioni già rivalutate nell’anno in corso, dove stando al dato di inflazione la percentuale era al 5,4%.
Conguagli e trattenute da conteggiare
Un aspetto preoccupante delle pensioni di gennaio 2025 resta il conguaglio fiscale e le trattenute previdenziali da conteggiare per decretare un risultato a credito oppure a debito. Nel calcolo saranno tenuti in considerazioni diversi parametri:
Conguagli fiscali; ritenute Irpef; addizionali comunali e regionali; assegni accessori e trattenute per la cessione del quinto.
Se la differenza riportasse un debito fiscale, l’ente previdenziale provvederà a recuperare l’importo nelle successive rate (risalenti a gennaio e febbraio 2025). Nei casi più drastici il recupero della cifra comporterà un azzeramento del rateo del cedolino.
Per i debiti superiori a 100€ e per i pensionati con un cedolino annuo massimo di 18.000€, è possibile rateizzare l’importo da restituire fino a novembre prossimo.