L’intelligenza artificiale potrebbe dare il suo contributo alla prossima riforma pensioni. Una news dell’ultima ora che mette in chiaro come un sistema come l’AI potrebbe intervenire per riuscire a trovare una quadra. Non riescono gli umani e ce la farebbe una robot?

L’evoluzione della AI potrebbe regalare tante soddisfazioni. Dalla scelta dei farmaci alle risposte fornite al sistema INPS fino ad arrivare alle soluzioni da intraprendere per la nuova riforma previdenziale. E allora che cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi anni?



Pensioni e news sulla riforma pensata con l’AI

A dare una risposta concreta alla prossima riforma per le pensioni è la news rilasciata dall’Osservatorio Artificial Intelligence della School of management del Politecnico di Milano che avrebbe notato come l’AI potrebbe dare il suo contributo – ma senza sostituire – i lavoratori e il sistema previdenziale.



A spiegarlo è Giovanni Miragliotta, codirettore dell’Osservatorio:

Da otto anni ci poniamo una domanda cruciale: cosa sarà del nostro lavoro? Con il nostro Osservatorio, abbiamo esplorato due prospettive fondamentali. La tecnologia non sostituirà completamente le professioni, piuttosto automatizzerà una parte delle ore lavorative. L’ultima stima suggerisce che entro il 2033, circa 3,8 milioni di posti di lavoro equivalenti potrebbero essere sostituiti dall’automazione. Tuttavia, nello stesso anno, si prevede che ci saranno soltanto 21,2 milioni di persone occupate: 2,8 milioni di lavoratori saranno infatti già entrati in età pensionabile e usciti dal mondo del lavoro. Il saldo tra posti di lavoro equivalenti sostituiti dall’Ai e posti di lavoro ‘vuoti’ è comunque negativo.



Tra età pensionabile e pochi lavoratori

I problemi attuali ruotano attorno all’età pensionabile. Il Governo non ha i fondi sufficienti per poter ampliare la riforma e trovare delle soluzioni soddisfacenti. E nel frattempo l’AI ha stimato che in futuro serviranno 5,6 milioni di lavoratori.

Ai dati attuali 3,8 milioni potrebbero essere sostituiti dall’AI, ma gli altri due milioni mancheranno all’appello. Ma tra l’invecchiamento della popolazione e la minor produttività sui posti di lavoro, come si manterrà il fabbisogno dell’intero sistema pensionistico?