Sta facendo il giro dei social, anche tra i canali russi, la notizia di un progetto del Pentagono per simulare gli effetti devastanti di un attacco nucleare nell’Est Europa e nella Russia occidentale. Sul sito ufficiale di System for Award Management (SAM), il registro per i fornitori che fanno affari con il governo federale e serve appunto a gestire l’erogazione di fondi federali, è apparso un bando di gara del valore di 34 milioni di dollari lanciato dal Corpo degli Ingegneri dell’Esercito Usa (ERDC).



Nella presentazione è scritto che l’appaltatore deve fornire personale, attrezzature, strutture, supervisione e tutto ciò che è necessario «per condurre studi che dimostrino la modellazione di una guerra nucleare su scala globale che porterebbe alla distruzione dei sistemi agricoli come le aziende agricole».



PENTAGONO TEME UNA GUERRA NUCLEARE?

Il contratto è assegnato a Terra Analytics, un’azienda di Boulder, in Colorado, specializzata nella modellazione avanzata dei dati, ma il bando invita altri potenziali fornitori a presentare proposte se sono in grado di offrire servizi simili. Lo scopo dello studio è ottimizzare AgriShock, un sofisticato software progettato per simulare le ricadute di una guerra nucleare sulle infrastrutture agricole. Infatti, l’avviso precisa che l’appaltatore deve garantire che AgriShock possa essere adattato ai sistemi informatici classificati del Pentagono.



Da qui il sospetto che il progetto sia legato anche ad obiettivi di sicurezza nazionale. Quindi, il programma si soffermerà sul modo in cui gli eventi nucleari potrebbero avere un impatto sulle aziende agricole e sui sistemi di approvvigionamento alimentare, ma andrà anche implementato il software su ambienti di calcolo ad alte prestazioni (HPC) del Pentagono. Lo studio prevede anche lo sviluppo di un modello beta per simulare l’impatto dei materiali radioattivi sui sistemi agricoli in caso di «evento nucleare non distruttivo».

I TIMORI DI UN’ESCALATION CON LA RUSSIA

Questa simulazione a detta di alcuni analisi conferma le crescenti preoccupazioni delle forze armate Usa per il rischio di una guerra nucleare e per le sue ripercussioni, a partire dalla sicurezza alimentare. Anche se l’avviso non entra nei dettagli di uno scenario che preveda un conflitto nucleare attivo, l’attenzione geografica all’Europa orientale e alla Russia occidentale non sembra casuale, nel senso che è preso in considerazione come l’epicentro di questa ipotetica situazione.

Ciò è di non poco conto, considerando la guerra in corso tra Russia e Ucraina, motivo per il quale non sorprende che questa mossa del Pentagono e la crescente attenzione delle forze armate statunitensi alla preparazione nucleare sollevino crescenti preoccupazioni. Inoltre, l’avviso è stato pubblicato in questi giorni, in una fase in cui si teme un’escalation militare.