IL PIANO DEL PENTAGONO CONTRO LA RUSSIA

«Noi vogliamo vedere la Russia indebolita a un livello tale che non possa più fare cose come l’invasione dell’Ucraina»: lo ha detto il capo del Pentagono, Lloyd Austin, in conferenza stampa da Kiev dopo il vertice importante avuto domenica sera con il Segretario di Stato Usa Antony Blinken e il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky.



La presenza massiccia degli Stati Uniti tanto con gli aiuti militari quanto con quelli economici ha alzato polemiche a non finire negli scorsi giorni sull’asse Mosca-Washington ma rischia di proseguire in maniera ancora più pesante qualora non si riuscisse a trovare una sostanziale tregua nel prossimo mese. Gli Stati Uniti di Biden continuano ad attaccare – a parole – i vertici del Cremlino, imputando loro non solo l’invasione all’Ucraina ma anche i timori per una terza guerra mondiale nucleare. Di contro, Putin ha sempre replicato accusando la Casa Bianca di essere responsabile della mancata pace tra Kiev e Mosca, con l’Unione Europea definita “fantoccio” nelle mani dell’America. Insomma, un rapporto mai così a rischio in tutti questi anni dopo la fine della Guerra Fredda. Per questo le parole di ieri pronunciato dal Segretario della Difesa Usa Austin hanno lasciato la netta impressione che i canali negoziali tra Occidente e Russia possano essere stati chiusi definitivamente.



AUSTIN (DIFESA USA): “PUTIN NON DEVE FARE ALTRE GUERRE”

«Gli ucraini hanno bisogno di capacità di fuoco a lungo raggio, di carri armati. E noi facciamo tutto quello che possiamo per fornire loro il tipo di sostegno, il tipo di artiglieria e munizioni che siano efficaci in questa fase della guerra», ha spiegato ancora in conferenza stampa il capo del Pentagono Lloyd Austin, a cui si è poi aggiunto Blinken nell’accusare la Russia di «sottrarre all’Ucraina la sua sovranità e la sua indipendenza. E ha fallito».

Per gli States, Mosca ha cercato in questi ultimi due mesi di imporre il potere dei suoi militari e della sua economia: «E sta accadendo l’opposto. Non sappiamo come proseguirà questa guerra, ma sappiamo che ci sarà una Ucraina sovrana e indipendente molto più a lungo del periodo in cui Vladimir Putin rimarrà in scena», ha concluso da Kiev il Segretario di Stato. Il sostegno degli Usa all’Ucraina è però doppiamente teso ad aiutarli nella guerra e pure a indebolire le forze russe per eventuali nuovi conflitti futuri: «Mosca ha già perso molte delle sue capacità militari e molte truppe, non vorremmo che ricostruisca rapidamente tali capacità», ha dichiarato ancora Austin dalla sede del Governo ucraino. Da parte sua, Zelensky in un tweet ha elogiato l’intervento Usa dicendosi grato a Biden e al popolo americano «per la leadership nel sostenere l’Ucraina. Oggi il popolo ucraino è unito e forte e l’amicizia e la partnership tra Ucraina e Stati Uniti è più forte che mai».