Il 19 maggio di quest’anno 2024, la Chiesa celebra la Pentecoste, il 50esimo giorno dopo la Pasqua. Si tratta di un a festa mobile e, in questa domenica, si fa memoria dell’effusione dello Spirito Santo sui discepoli a Gerusalemme, della loro impegnativa missione nel mondo e dei primordi della Chiesa.

Cos’è la Pentecoste? la discesa dello Spirito Santo e l’inizio dell’evangelizzazione del mondo

Rappresentato nelle tante iconografie sotto forma di fiammelle di fuoco che vanno a posarsi sul capo di ciascuna delle 120 persone radunate attorno al cenacolo insieme a Maria, il giorno di Pentecoste viene descritto così nelle Sacre Scritture: “Furono tutti ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare diverse lingue”, mentre una colomba bianca (che simboleggia la mano di Dio) aleggiava sul capo della madre di Gesù.



La discesa dello Spirito Santo produsse un grande cambiamento nei discepoli che smisero di pensare solo a un regno temporale del Messia per lasciare spazio alla spiritualità. Si trasformarono da timidi e deboli, a uomini pieni di coraggio e forza, poiché la grazia dello Spirito Santo li rese giusti, fedeli, pur mantenendo una certa umiltà. Armati di una nuova consapevolezza, si divisero nel mondo predicando a tutti la Resurrezione di Gesù, rinfacciando a ciascuno i peccati commessi e i vizi, senza risparmiare neppure i crudeli imperatori.



Nonostante molti di essi vennero torturati e martirizzati in modo atroce, i discepoli non si fermarono e non cessarono di predicare la parola di Gesù. Lo stesso San Pietro, che in precedenza aveva rinnegato Cristo tre volte, grazie all’aiuto dello Spirito Santo riuscì a convertire subito 3.000 Giudei. Da quel momento l’impegno degli apostoli non conobbe confini. I malvagi morirono, le sette antireligiose si spensero lasciando spazio a una comunità solida come una “torre ferma che non crolla mai”. Con la festa della Pentecoste, la Chiesa vede il suo vero atto di nascita. Insieme alla Pasqua, la Pentecoste è la celebrazione più solenne di tutto il calendario cristiano.



Celebrazioni e storia della Pentecoste

La Pentecoste è molto sentita in tutta Italia e nelle nazioni dove si pratica il cristianesimo. Nota anticamente con il nome di Festa delle Settimane, si celebrava 50 giorni dopo la Pasqua ebraica. Durante questa giornata venivano esaltate le primizie della mietitura e messo in mostra il raccolto dell’anno. In origine, dunque, la ricorrenza aveva lo scopo di ringraziare Dio per i frutti della terra.

Nel tempo, si aggiunse anche il ricordo del più grande dono fatto dal Signore al popolo ebraico, cioè la divulgazione della Legge mosaica sul Monte Sinai. Noi cristiani, invece, ricordiamo la pentecoste come la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli e su Maria. La ricorrenza ha inizio con la celebrazione solenne dell’Eucarestia, seguita dal rito processionale, a cui partecipano tutti i cittadini e coordinato dalle varie Confraternite locali. La festa viene allietata poi con canti, danze e mimi. Non mancano degli stand distribuiti lungo le piazze o nelle vie principali della città ove poter gustare del buon cibo o dei prodotti locali.

I Santi del giorno

Il 19 maggio di tutti gli anni, la Chiesa ricorda anche Sant’Urbano I papa, Santi Partenio e Calogero martiri, Sant’Adolfo vescovo, San Dunstano vescovo, Beata Umiliana religiosa del Terz’Ordine di San Francesco, San Pietro Celestino V papa, Sant’Ivo sacerdote, Beato Agostino, detto Novello, sacerdote dell’Ordine degli Eremiti di Sant’Agostino, Beati martiri Giovanni da Cetína (sacerdote) e Pietro da Dueñas (religioso dell’Ordine dei Minori Conventuali), Beato Giovanni di San Domenico Martínez sacerdote dell’Ordine dei Predicatori e martire, Beato Pietro Wright sacerdote e martire, San Teofilo da Corte sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori, San Crispino da Viterbo religioso dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, Beato Giovanni Battista Saverio Loir sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini e martire, Beata Maria Bernarda Bütler vergine e Beato Giuseppe Czempiel sacerdote e martire.