Sono già state ribattezzate “pepite di pollo assassine” le crocchette di pollo che hanno ucciso cinque persone, provocando reazioni gravi in altre 480, fra cui anche diversi bambini. Il caso ci giunge dalla Gran Bretagna e nel mirino dei consumatori sono finite delle pepite di pollo prodotte in Polonia che sono state contaminate da salmonella. Delle 480 persone colpite, una su tre risulta essere ricoverata in ospedale in gravi condizioni come riferisce il network britannico Bbc, aggiungendo che il prodotto contaminato è marchio SFC, uno dei più venduti nei supermercati d’Oltre Manica, ora ovviamente ritirato dal mercato.
Come riferito dal sito de IlFattoQuotidiano, la presenza della salmonella è stata accertata nei prodotti “Take Home Boneless Bucket” e “Chicken Poppets” della SFC, un marchio che utilizza delle confezioni che richiamano al più famoso KFC, nota catena di fast food specializzata nelle ali di pollo fritte, da qualche anno a questa parte sbarcata anche in Italia. Si tratta di prodotti che si trovano in vendita a basso prezzo, e di conseguenza sono molto diffusi fra la popolazione britannica, e ciò spiega l’ecatombe di cui sopra.
PEPITE DI POLLO CON SALMONELLA: APERTA UN’INCHIESTA
A complicare ulteriormente la situazione, come riferisce la Bbc, il fatto che i lotti che sono stati ritirati dal mercato sono collegati ad altri prodotti venduti presso i supermercati Lid, Aldi e Islanda, già richiamati lo scorso ottobre 2020 sempre perchè contaminati da salmonella. La Food Standards Agency (FSA), l’agenzia che regolamenta il cibo in Gran Bretagna, ha emesso un avvertimento invitando coloro che avessero acquistato i cibi in questione a evitare di consumarli e a buttarli subito. Nel frattempo le autorità sanitarie britanniche hanno aperto un’inchiesta per cercare di capire cosa sia accaduto e di chi sia la colpa dell’epidemia di salmonella (il 44% degli ammalati aveva 16 anni o meno). Stando a quanto scrive il Mail, il pollo delle pepite incriminate giunge da un centro di produzione in Polonia che già in passato era stato associato a casi di intossicazione legati alla salmonella.