Peppe Quintale, ospite di Serena Bortone nella puntata di Oggi è un altro giorno del 16 maggio 2023, parla della sua amicizia con Fiorello, che oggi festeggia i suoi 63 anni.

“Lavoravamo insieme nei villaggi turistici. – ha esordito Quintale su Rai1, raccontando – È stata una palestra per tanti e lo è stata anche per noi. Lui ha rappresentato e rappresenta ancora oggi un punto di arrivo. Noi eravamo diversi, avevamo tempi diversi: lui era un grande improvvisatore, con niente riusciva a fare spettacolo.” Ha infine rivelato: “Si inventava di tutto! Riuscì una volta a far ridere i tedeschi senza sapere una parola di tedesco, non so come abbia fatto!” (Aggiornamento di Anna Montesano)



Peppe Quintale chi è: conduttore, comico e musicista

Peppe Quintale si è presentato a The Voice Senior esibendosi di fronte la giuria come uno sconosciuto. In realtà, è un volto noto nel mondo televisivo; chi è davvero? Il conduttore e comico napoletano ha iniziato come animatore nei villaggi turistici per poi passare alla stand-up comedy, ma covando una grande passione per la musica.



Siamo venuti fuori in tanti da quel mondo, penso anche a Fiorello o Massimo Ghini. Poi ho “scoperto” e lavorato insieme a gente come Angelo Pintus, Max Vitale, Teo Mammuccari, Dario Bandiera. A Roma ho fondato e gestito per anni un locale molto famoso come il Tinapika, era il tempio del cabaret romano” ha affermato Peppe Quintale ai microfoni della Gazzetta del Mezzogiorno. Il comico racconta il periodo a Le Iene e la breve parentesi a The Voice Senior: “Ero rientato alle Iene da settembre a dicembre, e ho fatto un paio di servizi. Ma il programma non è più quello che ho lasciato qualche anno fa. E ho preferito non proseguire. Ho voluto cimentarmi poi con The Voice Senior perché intendevo dimostrare che spesso si è vittime di troppi luoghi comuni”. 

Peppe Quintale e il suo essere artista: “In Italia saper fare molte cose ti penalizza”

Peppe Quintale ha fatto esperienza come conduttore a Le Iene, come comico in teatro ma ha anche una particolare predisposizione alla musica. Un’artista a tutto tondo, dunque, come lui stesso si definisce ai microfoni della Gazzetta del Mezzogiorno: In Italia se si sanno fare tante cose è un limite per un artista, non è un vantaggio.

E ancora: “Mi sono sentito dire migliaia di volte ai provini: o presenti, o fai la stand-up comedy; o fai l’attore o fai il cantante; o fai il presentatore o fai la fiction; o fai cinema o fai tv. Quasi come se l’essere un artista a 360 gradi sia un problema. Ma a un certo punto ho capito che forse bisogna cambiare i gradi per andare avanti in questo ambiente”.