Peppino Impastato, come è morto: ucciso nel 1978
Il 5 gennaio 2023 Peppino Impastato avrebbe compiuto 75 anni anni, ma è stato assassinato dalla mafia nel 1978, 45 anni fa. Giuseppe “Peppino” Impastato era nato nel 1948 a Cinisi, alle porte di Palermo, da una famiglia particolarmente legata a Cosa Nostra, specie nel ramo paterno. Dopo la morte dello zio Cesare Manzella, capomafia di Cinisi nel dopoguerra, Peppino si staccò dalla famiglia e iniziò così la sua attività di denuncia.
Nel 1977 fondò Radio Aut, con cui denunciò i crimini e gli affari dei mafiosi di Cinisi, in primo luogo di Gaetano Badalamenti, successore di suo zio Cesare Manzella come capomafia locale. Tra le su frasi più celebri: “Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente!”.
Peppino Impastato: la verità sulla sua morte
Peppino Impastato venne ucciso nella notte del 9 maggio 1978 da Cosa Nostra: il suo corpo fu ritrovato sui binari della ferrovia, lì strategicamente posizionato con l’intento di far credere che fosse rimasto ucciso mentre stava architettando un attentato. Inizialmente le forze dell’ordine e la stampa diedero credito a questa ipotesi, per poi orientarsi sulla tesi del suicidio. La sua morte, in un primo momento, passò inosservata perché proprio quel giorno, qualche ora più tardi, venne rinvenuto il corpo senza vita di Aldo Moro. Dopo aver interrotto qualsiasi rapporto con Cosa Nostra, Felicia Impastato cominciò una battaglia incessante per dimostrare le reali cause che si celavano dietro la morte di Peppino: nel 2002 Gaetano Badalamenti fu riconosciuto colpevole dell’uccisione di Peppino e condannato all’ergastolo.