E’ morto Peppino Rotunno, maestro della fotografia. E’ deceduto nella giornata di ieri, nella sua casa di Roma, all’età di 97 anni, e ne danno notizia i principali quotidiani online, a cominciare da IlFattoQuotidiano.it. E’ considerato uno dei più grandi interpreti del suo ruolo nella storia del cinema, non solo italiano, avendo lavorato per anni a Cinecittà ma anche ad Hollywood, firmando veri e proprie pietre miliari rimaste indelebili nella cinematografia come ad esempio Amarcord, Il Gattopardo, Rocco e i suoi fratelli e La Bibbia, e collaborando con i più grandi registi, da Luchino Visconti a Federico Fellini, passando per Mario Monicelli, Lina Wertmüller, Alan Pakula, Robert Altman e Sydney Pollack.



Una carriera iniziata dal basso, quella di Peppino Rotunno, come spesso già accaduto per i grandi artisti dello scorso secolo; da ragazzino, dopo aver abbandonato gli studi per aiutare la sua famiglia, decise di lavorare a Cinecittà come apprendista elettricista, per poi dedicarsi alla fotografia, il suo grande amore, divenendo prima addetto alla correzione dei negativi e allo sviluppo, stampa e lucidatura delle fotografie, e poi, fotografo di scena presso lo studio fotografico di Arturo Bragaglia.



PEPPINO ROTUNNO: IL RICORDO DELLA BIENNALE DI VENEZIA E DEI PREMI DAVID DI DONATELLO

In seguito divenne assistente di Renato Del Frate, prima del suo licenziamento nel ’41 per un gesto di ribellione contro il fascismo. Durante la guerra venne catturato e deportato nei lager nazisti di Hattingen e Winten, quindi, ritornato in Italia nel ’46, tornò a lavorare nel mondo del cinema fino alla grande occasione del 1952, quando sostituì Gianni Di Venanzo al fianco del direttore della fotografia G.R. Aldo per Umberto D. (1952) di Vittorio De Sica. Fu l’inizio della luminosa carriera che lo fece divenire famoso in tutto il mondo. Molti lo hanno ricordato in queste ultime ore su Twitter, a cominciare dalla Biennale di Venezia che ha scritto: “Un addio commosso al grande direttore della fotografia #PeppinoRotunno (1923-2021), maestro della luce di tanti capolavori, tra cui i Leoni d’Oro #LaGrandeGuerra di #MarioMonicelli e #CronacaFamiliare di #ValerioZurlini. Lo ricordiamo con uno scatto dalla #BiennaleCinema2005”. Così invece l’account del premio David Di Donatello: “L’Accademia saluta commossa uno dei grandi maestri del nostro cinema, #PeppinoRotunno , vincitore di due David di Donatello per Miglior Autore della fotografia e due David speciali. Grazie per le immagini che ci hai regalato!”.

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