Perché strade allagate a Milano col maltempo? Il fenomeno

Milano ha vissuto una domenica di pioggia e lampi. Il maltempo si è abbattuto sulla città fin dalle prime ore del mattino e la pioggia ha fatto straboccare il livello dei fiumi Seveso e Lambro, spaventando la popolazione. Fortunatamente nella giornata di domenica non sono stati registrati gravi disagi, anche se nei giorni precedenti alcune auto sono rimaste incastrate nei sottopassi. Anche in questo lunedì l’allerta è gialla per rischio di temporali e per rischio idrogeologico, e resta alta l’attenzione della protezione civile e non soltanto. Il brutto tempo, almeno in parte, fa sorridere i milanesi perché le temperature medie sono cose, toccando minime di 14-15 gradi e massime intorno ai 25.



Mattia Gussoni, de Ilmeteo.it, ha spiegato che tra mercoledì e giovedì arriverà sulla città una nuova perturbazione che porterà nuovo maltempo e ovviamente pioggia. Secondo gli esperti, bisognerà prestare particolarmente attenzione alla situazione dell’acqua piovana perché lungo le strade, le “bocche di lupo” per evacuare la pioggia che scenderà, non sono sufficienti, come si vede in ogni occasione in cui sul capoluogo scendano vari centimetri di acqua.



Maltempo, le strade di Milano preoccupano quando c’è l’allerta meteo

Ad ogni allerta meteo, la situazione dei fiumi a Milano preoccupa e non poco. Le strade non riescono infatti a far defluire l’acqua piovana e i tombini allo stesso modo straboccano, così come le pozzanghere arrivano al livello dei marciapiedi. Come spiega il Corriere della Sera, l’acqua piovana è stata minore a Milano rispetto ad altre città ma nonostante ciò, la situazione per le strade è davvero disastrosa.

Maurizio Crispino, docente ed esperto in costruzione di strade, ferrovie e aeroporti, che lavora al Politecnico di Milano, ha provato a spiegare la ragione di tutto ciò sulle pagine del Corriere della Sera: “L’acqua piovana dovrebbe scorrere per qualche metro lateralmente e poi finire nelle bocche di lupo o nelle griglie arrivando nelle condutture del sistema fognario”. Le griglie in città sono poche e per questo “andrebbero create nuove caditoie”. Si tratta, come spiegato dall’esperto, di interventi non banali che dunque non si realizzeranno molto facilmente.