Adozione Carolina Marconi, perchè non può adottare un figlio? La triste confessione

Il tumore ha messo a dura prova Carolina Marconi, ma non ha minimamente scalfito il suo desiderio di diventare mamma. Anzi, proprio la voglia di maternità per certi versi ha salvato la vita della concorrente del Grande Fratello Vip, visto che proprio mentre si sottoponeva ai controlli di rito in vista della procedura di procreazione assistita ha ricevuto la diagnosi. La sua battaglia ha messo in pausa tutto ciò, anche per questo Carolina Marconi si è aperta all’adozione, un percorso ad ostacoli per il quale è stata poi truffata. Ma questa è un’altra storia. “Ci ho pensato, sì. Adotterei uno, due, tre bambini. Grandi, piccoli, non importa. Vivrei per loro. Ho tanto amore da dare“, aveva dichiarato nei mesi scorsi in un’intervista a Vanity Fair. Inizialmente era trattenuta dalla miriade di requisiti che una coppia deve rispettare e dalla durata del percorso di adozione, che può richiedere infatti diversi anni. “L’ho visto fare ad amici e non so se me la sentirei. Non voglio illudermi“.



Poi però Carolina Marconi insieme al compagno Alessandro Tulli ha seriamente preso in considerazione la strada dell’adozione, scontrandosi però con la dura realtà. “Purtroppo non sono idonea ad intraprendere un’adozione perché ho avuto un tumore anche se sono guarita“, aveva scritto la concorrente del Gf Vip sui social. In Italia, come evidenziato da La Nazione, non c’è una regola scritta che nega agli ex pazienti oncologici di adottare un bambino, d’altra parte quando una coppia intraprende questo percorso, deve chiedere l’idoneità all’adozione al Tribunale dei minori. Tra i requisiti c’è la certificazione delle condizioni di salute dei partner, condicio sine qua non per evitare che il bambino abbia nuovi traumi.



Carolina Marconi, battaglia per adozione per pazienti oncologici

Per avere l’idoneità bisogna dimostrare di poter garantire quell’assistenza fisica e morale che accompagni il bambino all’età adulta. Chi chiede di adottare dovrebbe rendersene conto“, ha dichiarato Luciano Trovato, presidente del Tribunale dei minori di Firenze a La Nazione. Quindi, si tratta di tutelare il più possibile il minore in attesa di una famiglia. Un anno dalla malattia in Italia viene considerato un periodo troppo breve per fornire queste garanzie, da qui la necessità di attendere. Ma Carolina Marconi ha intrapreso una battaglia per cambiare le regole dell’adozione di un bambino. Visto che oltre 900mila persone guarite dal tumore in Italia “non possono essere libere di guardare al futuro senza convivere con l’ombra della malattia”, per loro “è molto difficile adottare un bambino, ottenere un mutuo, farsi assumere“. Per Carolina Marconi è una vera e propria discriminazione quella sull’adozione contro cui chiede una legge per il diritto all’oblio dei pazienti oncologici. In un quadro del genere, le coppie, se vulnerabili, sono esposte a truffe. Questo è stato il caso di Carolina Marconi, truffata da una donna che ha usato il suo desiderio di diventare madre anche tramite l’adozione per estorcerle denaro. “Ogni giorno sentivo questa donna che mi mandava le foto della figlia e mi rassicurava sul fatto che la figlia stesse bene e che avesse mangiato. Dopo cinque giorni ha iniziato a chiedermi i soldi per l’affitto raccomandandosi di non raccontare nulla alla sorella“, ha raccontato al Grande Fratello Vip.



Carolina Marconi e l’adozione: “Truffata da una donna”

Carolina Marconi ha ammesso di esserci quasi cascata, quindi essere stata truffata: “Non facevo altro che sognare e piangere con questa bambina“. Dopo un mese di truffa, la showgirl venezuelana ha reagito e raccontato tutto alla sorella. “Lei all’inizio non ci credeva, poi è rimasta turbata per il fatto che usasse la figlia per soldi“. Un’altra delusione per la concorrente del Grande Fratello Vip. “In Italia alle persone guarite dal cancro non è permesso adottare mentre negli altri Paesi questo è concesso. Io non sono il mio tumore, sono guarita per i medici e non per lo Stato“, ha spiegato Carolina Marconi a Pamela Prati. Non ha nascosto, dunque, il suo rammarico per il fatto che le persone guarite dal cancro non possano procedere con l’adozione. “Perché i bambini devono continuare a vivere nelle case famiglia? In queste strutture i bambini sono soli e vengono gestiti da persone che non si affezionano a loro“. Nonostante questa brutta esperienza, Carolina Marconi ha rinuncia al suo sogno di maternità, infatti intende far di tutto per realizzarlo, con l’adozione o tramite la procreazione.