Perchè la giornalista Cecilia Sala è stata arrestata? E’ questa la domanda che si sta ponendo l’opinione pubblica nelle ultime ore, dopo che la notizia del fermo in Iran, a Teheran, è divenuta di dominio pubblico. Al momento non è stato fornito alcun dettaglio a riguardo, di conseguenza si possono fare solo delle ipotesi in merito all’arresto della 29enne romana.
La Farnesina sta lavorando senza sosta da giorni, in contatto con l’ambasciatore in Iran, per cercare di risolvere la situazione e al momento vi sarebbe massimo riserbo anche perchè i negoziatori stanno cercando di liberare la ragazza, evitando quindi di farle passare un periodo terribile della sua vita nella famigerata prigione di Evin, in quel di Teheran. Ma cosa potrebbe aver fatto Cecilia Sala? Al momento, ripetiamo, siamo solo nel campo delle ipotesi ma è noto e risaputo quanto siano rigidissime le leggi per le donne in quella zona. Da anni il mondo femminile sta cercando di ribellarsi in Iran, ottenendo spesso e volentieri violenza e repressioni, ma anche torture, sparizioni misteriose e morte.
CECILIA SALA E L’INTERVISTA ALLA 21ENNE DIBA SULL’HIJAB
Possibile che la giornalista abbia fatto qualcosa di sbagliato? Fanpage ricorda come la 29enne sia una reporter molto attiva all’estero, soprattutto nelle zone difficili del mondo, ed inoltre cura un podcast dal titolo “Stories”, in cui racconta diverse storie appunto, inerenti diversi luoghi della terra.
Il 16 dicembre, qualche giorno prima del suo arresto (avvenuto lo scorso 19), Cecilia Sala aveva realizzato un podcast sulla presenza del patriarcato a Teheran, quindi quanto la figura maschile sia ancora molto presente e predominante nella vita di tutti i giorni e nelle cultura locale. Inoltre, nel corso del podcast aveva intervistato una ragazza iraniana, tale Diba di 21 anni, attraverso cui aveva affrontato l’argomento patriarcato, parlando anche della nuova legge sull’hijab. Si tratta di una legge che il governo sta per introdurre e che prevede fino alla pena di morte per l’attivismo anche pacifico contro l’obbligatorietà del velo in Iran.
CECILIA SALA E IL PRECEDENTE DI ALESSIA PIPERNO
Di fatto, che trasgredisce può subire delle frustate ma anche delle condanne in carcere e numerose altre restrizioni. Insomma, una legge disumana ed è probabile che nel corso del podcast sia Cecilia Sala quanto la 21enne Diba abbiano deciso di contestarla: possibile che le autorità abbiano ascoltato quanto detto dalle due e siano quindi passate alle maniere forti?
Due anni fa accadde qualcosa di simile ad Alessia Piperno, una travel blogger italiana che venne fermata a Teheran e rinchiusa nel carcere di Evin. In quel caso la ragazza era stata arrestata insieme ad altre persone durante delle proteste in piazza a seguito dell’uccisione di Masha Amini, “colpevole” di aver indossato male il velo. Per Cecilia Sala sembra però difficile pensare ad una protesta o ad una manifestazione, o per lo meno non vi sono notizie che spingono in tale direzione. Attendiamo aggiornamenti nelle prossime ore.