CHIELLINI E KIRICOCHO: SAKA SBAGLIA IL RIGORE
Giorgio Chiellini urla “Kiricocho!”, Bukayo Saka si fa parare il rigore da Gigio Donnarumma, l’Italia vince gli Europei 2020. Tra i mille racconti, aneddoti, immagini e colori di Italia Inghilterra, la finale che ci ha consegnato il titolo domenica notte, è spuntata anche questa: Kiricocho, un nome che si fa nuovamente strada nel mondo letterario del calcio, ovvero quello della narrativa post-partita, degli aneddoti, leggende o fatti reali e curiosi da tramandare ai posteri. In Inghilterra il povero Bukayo Saka, il più giovane componente la rosa di Gareth Southgate mandato allo sbaraglio a calciare il rigore potenzialmente decisivo (e che lo è concretamente diventato) è stato attaccato a sfondo razzista ma anche, va detto, difeso a spada tratta da colleghi ed ex calciatori, da Gary Neville a Roy Keane (quest’ultimo se l’è presa con i senatori che avrebbero dovuto offrirsi di calciare al suo posto).
In Italia raccontiamo adesso la storia di Kiricocho, una parola che ancora una volta evoca errori da parte degli avversari. Pare che Chiellini, contattato da Christian Martin, un giornalista di ESPN Argentina, abbia confermato la versione della storia (come riportato dall’emittente sui social network, con tanto di video del nostro difensore che ammette la cosa): sì, effettivamente ha urlato Kiricocho ripetendo, con identico successo, quanto fatto da Joan Capdevila nella finale del Mondiale 2010, quando utilizzò la stessa tattica per indurre all’errore Arjen Robben, lanciato a tu per tu con Iker Casillas. Ricordate come andò: clamorosa parata del portiere, gol di Andrés Iniesta poco dopo, Spagna campione del mondo e Olanda in lacrime.
CHI È KIRICOCHO
Ora, il punto è questo: cosa significa Kiricocho? La domanda giusta da porsi è “chi è Kiricocho”: ebbene, la narrativa ci consegna la figura di un tifoso dell’Estudiantes, che nel 1982 era allenato da Carlos Bilardo. Il tecnico sarebbe poi salito sul tetto del mondo con l’Argentina (nel 1986, il Mondiale della Mano de Dios e del gol del secolo), mentre con il club per cui aveva giocato (vincendo tre volte la Copa Libertadores e una l’Intercontinentale) andava a caccia del titolo Metropolitano. Kiricocho era famoso in città per essere uno iettatore, e quando assisteva agli allenamenti dell’Estudiantes qualcuno si infortunava: la leggenda narra che Bilardo decise di sfruttare la cosa a suo vantaggio, e lo assoldò per recarsi a seguire gli allenamenti delle squadre avversarie così da portare loro sfortuna. Come andò a finire? L’Estudiantes vinse il campionato: le cronache riportano che l’unica sconfitta subita, contro il Boca Juniors, riguardò l’unica squadra non visitata da Kiricocho, anche se poi nella fase finale arrivò un doppio ko contro il Quilmes; sia come sia, la storia di Kiricocho è diventata di interesse popolare nel 2010 ed evidentemente Chiellini, come altri, ne aveva sentito parlare e per gli Europei 2020 ha deciso di utilizzare la strategia di Bilardo. A distanza di 39 anni, evidentemente ha funzionato: l’Italia ha vinto il torneo anche grazie all’errore di Saka dal dischetto, sarebbe bello sentire la versione di Kiricocho su questo fatto…