Noi forse non siamo ancora in grado di vedere la luce in fondo al tunnel della pandemia Covid, ma gli scienziati potrebbero averla intravista. Lo spiega la giornalista scientifica e scienziata scienziata con un PHD in chimica Michaeleen Doucleff in un interessante approfondimento su Wbez Chicago in cui chiarisce che non ci libereremo del Covid, ma ciò non è un problema, perché si sta trasformando in un’influenza, per la quale ogni anno ci si vaccina. Del resto, bisogna essere consapevoli del fatto che perché un virus possa essere eradicato, questo deve essere stabile: la sua sequenza genetica non può mutare o cambiare nel tempo; in questo modo la protezione del vaccino può durare a lungo. Ed è quel che si è visto ad esempio per il morbillo. Ma non tutti i virus sono così, ad esempio quello dell’influenza muta e pure rapidamente. Questo è uno dei motivi per i quali si può essere reinfettati più volte e perché anche i vaccini dell’influenza vanno aggiornati ogni anno. Ebbene, il coronavirus potrebbe avere questo stesso destino.



Il virus si sta evolvendo così tanto che il nostro sistema immunitario non lo riconosce più”, ha detto la biologa molecolare Kathryn Kistler, dell’Università di Washington. “Il tasso di adattamento di SARS-CoV-2 è notevolmente alto in questo momento, circa quattro volte più alto per SARS-CoV-2 che per l’influenza stagionale”, ha aggiunto. Questo spiega perché ci si contagia anche se si è vaccinati. “Alla fine tutti saranno esposti alla SARS-CoV-2”, sostiene il dottor Abraar Karan, specialista in malattie infettive alla Stanford University. Uno scenario terribile? Tutt’altro: questo non è un problema. A far la differenza, infatti, sono i vaccini. “È una questione di essere esposti quando si è completamente vaccinati o quando non si è vaccinati”.



COVID COME INFLUENZA? I VACCINI CI AIUTANO…

Tutto ciò potrebbe suonare come una brutta notizia, ma quando si è vaccinati si ha a che fare in maniera diversa con la malattia. È come avere a che fare con una malattia avuta già una decina di volte nella propria vita. Quindi, alcuni scienziati stanno cominciando a pensare che alla fine Covid potrebbe diventare una malattia simile a quella degli altri coronavirus, che provocano raffreddore, o come l’influenza. Lo prevedono anche modelli informatici finiti in uno studio pubblicato sulla rivista Science lo scorso febbraio. Perché ciò si concretizzi devono verificarsi due condizioni. In primis, deve persistere la protezione immunitaria contro la malattia grave. Non è necessario, quindi, che il vaccino impedisca la trasmissione del virus, deve impedire il ricovero in ospedale e quindi la morte, perché così stiamo costruendo il nostro scudo anti Covid.



La seconda condizione è che il coronavirus deve continuare ad essere relativamente mite nei bambini, come lo è finora. Così in caso di esposizione possono costruire la loro immunità ed essere protetti da adulti. Chiaramente questo è un processo che richiede tempo, ma i vaccini possono accelerarlo, perché vaccinandoci ci proteggiamo nel breve termine dalla malattia grave e nel lungo termine stiamo rafforzando il sistema immunitario da future esposizioni. “Sulla base di quello che stiamo trovando, sembra che il sistema immunitario alla fine avrà il vantaggio su questo virus”, ha concluso Paul Bieniasz, virologo della Rockefeller University.