Emma Bonino e l’alopecia come conseguenza del cancro
Ad Emma Bonino è stato diagnosticato, nel 2015, un tumore al polmone, per il quale ha dovuto affrontare diversi cicli di chemioterapia. Anni dopo, l’ex ministra degli Esteri annunciava a Belve che la “bestiola”, come è solita definire il cancro, è stato sconfitto: “Vi voglio dare una bella notizia: sono guarita dal tumore“.
L’immagine che in questi anni Bonino ha dato all’opinione pubblica è di una donna forte e combattiva, nonostante gli strascichi della malattia. La chemioterapia, infatti, le ha trasmesso un problema di alopecia ancora persistente che l’ha spinta ad utilizzare sempre un turbante, come si è abituati a vederla ormai da anni. Dietro all’uso di questo copricapo, però, non c’è solo una questione meramente pratica ed estetica, ma una ragione molto più profonda.
Bonino come mai porta ancora il turbante
L’immagine di Emma Bonino con il turbante è ormai un qualcosa a cui si è abituati. L’ex ministra degli Esteri ha iniziato a coprire il capo per il tumore, ma il motivo dietro questa scelta è molto più profondo. Dopo il primo realizzato da sola, la senatrice ha indossato i turbanti di She Turban.
Si tratta di un progetto realizzato dall’Associazione Sarai Onlus in collaborazione con la Cooperativa sociale Karibu, per l‘emancipazione delle donne africane. Lo scopo è, dunque, quello di affidare un’attività economica a queste donne, tramite la realizzazione di turbanti, che possa renderle autonome. La Bonino ha, dunque, deciso di diventare testimonial di questa splendida iniziativa cogliendo l’occasione di sensibilizzare l’opinione pubblica su questa tematica. Il motivo, dunque, è duplica: da un lato una ragione pratica legata all’alopecia, dall’altra un impegno sociale e solidale.