Fedez e Tony Effe, come sono passati dall’essere amici al dissing che sta scatenando il web?
Da giorni Fedez e Tony Effe hanno monopolizzato l’attenzione di social e media. Quello tra i due rapper è un dissing che sta facendo discutere molto, sollevando apprezzamenti ma anche parecchie critiche. A suon di musica e rime, i due rapper si sono lanciati accuse molto pesanti, tirando in ballo anche anche persone del mondo dei social, Chiara Ferragni in primis. Così, nell’ultimo affondo di Tony Effe all’ex amico – che una volta definiva ‘fratello’ – viene citata anche la sua ex moglie, oltre che i due figli che Fedez ha avuto insieme a lei.
Ma come si passa dal definire una persona tuo fratello a lanciarle pubblicamente pesanti insulti? In altre parole: perché Fedez e Tony Effe hanno litigato? Le motivazioni di questo scontro a distanza non sono state mai chiarite da entrambi in modo palese, ma di indizi che ci spiegano come tutto sia iniziato non mancano.
Fedez e Tony Effe, perché avrebbero litigato
Partiamo dai fatti. Tutto ha avuto inizio quando Tony Effe ha pubblicato un post con scritto: “Non svegliate mai il cane che dorme”. Poco dopo, Fedez ha replicato con un altro post chiaramente riferito a Tony: “Non svegliate il cane che dorme che è un casino poi”. Da lì ha poi avuto inizio il dissing ormai noto al web. Ma perché si è arrivato a questo? Tutto ci porta a credere che la fonte di questo astio sia da trovare in due donne ben note: Chiara Ferragni e Taylor Mega.
Senza entrare nel merito delle frecciatine musicali e dei problemi tra i due in questo campo, va detto che uno dei rumor più accreditati è che Fedez avrebbe fatto degli apprezzamenti a Taylor Mega, che è stata la fidanzata di Tony Effe. Al contrario, l’altra indiscrezione ritiene che sia stato Tony a fare delle avances all’ormai ex moglie di Fedez. D’altronde, in questo secondo caso, entrambi hanno fatto evidenti riferimenti alla Ferragni. Lo stesso Fedez, nella sua canzone contro Effe, ha scritto: “Scrivevi a mia moglie mentrе mi abbracciavi. Quelli come te io li chiamo infami”.