L’APPELLO “SALVATE SANT’AGATA” ALLA PRIMA DELLA SCALA 2024
Non è passato inosservato ma soprattutto inascoltato l’appello urlato all’inizio della Prima della Scala 2024 di Milano: “Salvate Sant’Agata“. Tra il pubblico, poco prima che risuonasse l’Inno di Mameli, si è levato un grido, infatti una persona del pubblico ha urlato questa frase apparentemente inspiegabile prima che andasse in scena “La forza del destino” di Giuseppe Verdi.
L’anno scorso dal loggione partì l’urlo “Viva l’Italia antifascista”, invece quest’anno l’appello riguarda la villa del maestro che si trova a Sant’Agata, a Villanova d’Ada, in provincia di Piacenza. La dimora è attualmente chiusa ed è stata messa in vendita su disposizione del tribunale di Parma a causa di alcuni dissidi tra gli eredi. Ma sta andando in malora, da qui allora l’appello risuonato alla Prima della Scala.
Si tratta di una dimora importante anche perché contiene tanti documenti del Risorgimento, tra spartiti e libri, appunti personali del maestro e quadri. Inoltre, custodisce un’opera che è un patrimonio storico: la prima versione dei Promessi Sposi, autografata da Alessandro Manzoni e donata all’amico musicista.
“SALVATE SANT’AGATA”, LA VILLA DI VERDI IN MALORA
Ma da due anni la villa del compositore è chiusa. Stando a quanto riportato da Repubblica, gli eredi del maestro starebbero aspettando un segnale dallo Stato, ma dalla fine di ottobre di due anni fa è bloccata dalla burocrazia. La villa e il parco, che fino a due anni fa si potevano visitare perché erano aperti al pubblico, sono finite nelle mani del tribunale di Parma che ha avviato un procedimento di vendita all’asta e ha nominato un notaio e un custode temporaneo.
Nei giorni scorsi l’avvocato di Angiolo Carrara Verdi ha spiegato perché la trattativa per la villa del compositore è arenata: la stima fatta dal tribunale era di 30 milioni, ma il ministero ne ha stanziati prima 20 e ora è sceso a 7,6 milioni di euro, una somma ritenuta “francamente offensiva” dal legale. La speranza è che i riflettori su questa vicenda vengano riaccesi e che la situazione possa sbloccarsi.