È entrata ufficialmente nel vivo l’edizione 2024 degli Eurovision Song Contest con una prima serata mozza fiato che si ripeterà ancora nella giornata di giovedì in vista della serata finale di sabato: l’Italia non salirà sul palco prima di giovedì, quando la splendida voce di Angelina Mango incanterà – come ha già fatto a Sanremo – la platea della svedese Malmo Arena. La nostra artista, però, avrà un vantaggio importante, perché pur esibendosi durante quella che viene chiamata ‘semifinale’ e che include le prime due dirette, non dovrà combattere a suon di voti per conquistare un posto nella finale, dato che assieme a Francia, Spagna, Germania e Gran Bretagna, anche l’Italia è tra quelle nazioni chiamate Big 5 che hanno un posto di diritto nell’ultimissima serata.
Facendo un passetto indietro prima di arrivare ai Big 5, ricordiamo che in gara quest’anno ci sono ben 37 paesi, che includono tutti gli stati europei unitamente (tra le altre) all’Australia, ad Israele e all’Ucraina: gli artisti che si esibiscono agli Eurovision vengono scelti dalle varie emittenti nazionali tra coloro che – come nel caso della nostra Angelina Mango – hanno vinto qualche contest importante nella loro nazione o si sono distinti per ascolti e apprezzamento del pubblico.
Perché l’Italia è già in finale negli Eurovision 2024: la storia delle Big 5 e l’origine del contest
L’Italia, dunque, assieme alle quattro nazioni citate poche righe fa e che compongono i Big 5 (e alla Svezia, vincitrice dell’ultima edizione e nazione ospitante), accede da sempre nella storia dell’Eurovision direttamente alla finale, saltando la parte di gara delle prime due serate. Nel 2024, però, i promotori del concorso canoro più apprezzato al mondo hanno cambiato leggermente le regole e se negli scorsi anni non abbiamo mai assistito all’esibizione dei nostri artisti prima dell’ultima serata, quest’anno Angelina Mango si esibirà anche in semifinale, con l’unico limite di non poter racimolare voti dai suoi fan, comunque ‘inutili’ ai fini della classifica generale degli Eurovision.
Ma chi sono le Big 5 e perché ogni anno rimangono invariate? La risposta è semplice e va ricercata nell’origine stessa del contest, di cui noi, i tedeschi, i francesi, gli spagnoli e gli inglesi fummo tra i principali organizzatori e promotori della primissima edizione del 1956. Ora come allora rimaniamo tra i primi finanziatori degli Eurovision e l’accesso automatico alla finale rappresenta il corrispettivo dell’impegno che la nostra nazione ogni anno mette per organizzare il concorso che ogni anni raggiunge cifre record di share.