Iniziano i Mondiali 2022 e l’Italia non c’è tra le 32 squadre partecipanti, addirittura per la seconda volta consecutiva. L’assenza fa male, a maggior ragione se si pensa che nell’estate 2021 abbiamo vinto gli Europei e pochi mesi dopo siamo stati eliminati. Cos’è successo e perché quindi l’Italia non c’è ai Mondiali 2022? Proviamo a ricostruire sinteticamente tutto quello che è successo e che ci ha portato ad assistere dal divano a questi Mondiali, ancora più tristi sia perché il vuoto che si è creato nel mezzo della stagione dei club non verrà colmato dal tifo per gli Azzurri, sia perché sono sempre più lontani i ricordi felici, se si pensa che nel 2010 e nel 2014 uscimmo ai gironi si deve tornare al trionfo di Germania 2006…

Nel calendario stravolto dal Covid, le qualificazioni per i Mondiali 2022 sono iniziate prima di Euro 2020, slittato all’estate 2021 a causa della pandemia. L’inizio era stato perfetto: tre partite nel mese di marzo 2021 e altrettante vittorie, cioè un 2-0 casalingo contro l’Irlanda del Nord, seguito da un doppio 0-2 esterno sui campi di Bulgaria e Lituania. Pochi mesi dopo, ecco gli Europei e il trionfo che tutti ricordiamo, magari anche con un po’ di fortuna sotto forma di semifinale e finale vinte entrambe ai calci di rigore, ma anche con un ottimo gioco che aveva attirato sull’Italia di Roberto Mancini i complimenti di tutti gli osservatori a livello internazionale.

PERCHÉ L’ITALIA NON C’È AI MONDIALI 2022? LE TAPPE DELL’ELIMINAZIONE

Fin qui tutto bello, ma allora la domanda si fa ancora più pressante: perché l’Italia non c’è ai Mondiali 2022? I problemi sono iniziati subito dopo gli Europei: a settembre 2021 era in programma un altro triplo impegno e si è subito capito che qualcosa non andava. Molto deludente il pareggio casalingo per 1-1 contro la Bulgaria, poi ecco il pareggio 0-0 in Svizzera con il primo rigore sbagliato da Jorginho, come se i tiri dal dischetto che ci avevano incoronato in estate iniziassero a chiederci il conto – e il successivo 5-0 contro la Lituania non bastò a chiudere la finestra di settembre con il sorriso. Il 12 novembre ecco il ritorno di Italia Svizzera all’Olimpico di Roma: altro pareggio, stavolta per 1-1, ma con un altro rigore sbagliato da Jorginho al 90’ che di fatto ci ha condannati al secondo posto, certificato dal pareggio per 0-0 in Irlanda del Nord di tre giorni dopo.

Il secondo posto nel girone significava niente qualificazione diretta e la necessità di disputare i playoff, con la formula di un quadrangolare che avrebbe promosso ai Mondiali 2022 solamente la vincitrice. Al momento del sorteggio, tutti ci siamo lamentati con la sfortuna che ci avrebbe abbinato al Portogallo per la più verosimile finale, tra l’altro da giocare in trasferta. In mezzo però c’era la semifinale casalinga contro la Macedonia del Nord: pura formalità? Sulla carta sì, in realtà è diventata un flop in stile Irlanda del Nord 1958 o Corea del Nord 1966, per citare precedenti storici. Partita dominata ma in modo sterile e al 92’ ecco la beffa del gol di Aleksandar Trajkovski, ex del Palermo che gelò proprio la Favorita. Niente Portogallo e quindi men che meno niente Mondiali 2022, poi l’Italia si è rimessa in carreggiata e ha conquistato la qualificazione per le Final Four di Nations League, a conferma che le qualità ci sono. Questo però rende ancora più beffarda l’esclusione: perché l’Italia non c’è ai Mondiali 2022? In sintesi possiamo rispondere: perché ci siamo fatti del male da soli.