Ci sono quattro diverse ipotesi relative all’origine del soprannome di Ludovico Sforza (alias Ludovico il Moro), governatore di Milano dal 1494 al 1499 nonché patrono di Leonardo da Vinci e di diversi altri artisti della sua epoca. La prima riguarda il suo apprezzamento per la pianta del gelso, localmente detta ‘moròn’, da cui, per assonanza, ‘Moro’. Del gelso, Ludovico amava il significato simbolico, poiché esso è l’ultimo albero a mettere le foglie e il primo a dare frutto. Altri, invece, ritengono che il soprannome fosse semplicemente dovuto alla sua carnagione bronzea, agli occhi neri e ai capelli corvini; altri ancora sostengono che in realtà si chiamasse Ludovico Mauro, e che Moro sia una semplice contrazione del suo secondo nome. Infine, nella sua Storia fiorentina, Benedetto Varchi arriva a ipotizzare che il soprannome Moro derivi dalla consuetudine di Ludovico di far dipingere in alcune insegne delle teste di moro, consuetudine già diffusa in diverse corti italiane durante il Rinascimento.