Mia Martini e Loredana Bertè: perché hanno il cognome diverso?

Mia Martini e Loredana Bertè erano sorelle, ma a differenza della sorella minore, Mia (al secolo Domenica Martini, detta Mimì) ha avuto successo con un nome d’arte, mentre Loredana ha sempre utilizzato il suo vero cognome. All’inizio della sua carriera, nel 1963, la giovanissima Mimì Bertè incise con il suo vero nome i primi 45 giri su etichetta CAR Juke Box. Solo qualche anno dopo assunse il nome d’arte con cui ha raggiunto il successo. L’incontro decisivo arrivò nel 1970. L’avvocato  Alberigo Crocetta, produttore discografico e scopritore di talenti come Patty Pravo e Mal, nonché fondatore del Piper, decise di puntare su di lei, lanciandola al grande pubblico. Tuttavia Crocetta era convinto che il nome Domenica Bertè non avrebbe funzionato.



Mia Martina: ecco perché si chiama così

Alberigo Crocetta pensò che la prima mossa da fare fosse trovare a Mimi Bertè un nome d’arte dal respiro internazionale. “Doveva essere semplice, familiare e rigorosamente italiano, perché nessuno sbagliasse a pronunciarlo”, si legge sul libro “Mia Martini: Almeno tu nell’universo” di Salvatore Coccoluto. Crocetta le propose “Martini”, nome della bevanda alcolica che a quei tempi era sinonimo di aperitivo. Insieme a spaghetti e pizza, infatti, rappresentava un prodotto italiano conosciuto in tutto il mondo. Ma la cantante fece una richiesta: voleva chiamarsi Mia, perché era affine a Mimì ed era anche il nome della sua attrice preferita, Mia Farrow. Nacque così Mia Martini. Nel 1971 uscì per la RCA Italiana “Padre davvero”, il primo brano pubblicato con il nuovo nome d’arte.



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