Perché Natale si festeggia il 25 dicembre? Il giorno più atteso e sentito dell’anno coincide sempre con la medesima data e, proprio quando ci troviamo alla vigilia di questa importante ricorrenza, vale la pena interrogarsi sulle ragioni che la ubicano in questo punto preciso del calendario. Il campo delle ipotesi è ristretto unicamente a due piste: cominciamo ad analizzare insieme la prima, quella della festa del Sol Invictus.
Secondo alcune teorie, i cristiani avrebbero deciso di fare loro la festa dedicata al “Sole nascente di nuovo”, originariamente ideata in onore della divinità Mitra, tanto che l’imperatore Aureliano nel 274 aveva fatto edificare un grandioso tempio, inaugurato il 25 dicembre (giorno del nostro Natale), poiché i romani erano profondamente convinti del fatto che il solstizio d’inverno avvenisse proprio in tale giornata. La Chiesa, negli anni seguenti, avrebbe – in base a questa prima ipotesi – trasferito il significato della luce in Cristo, facendo riferimento alla Sacra Scrittura (Isaia 9,1): “Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in una terra caliginosa di ombre di morte risplendette una luce”.
PERCHÉ NATALE SI FESTEGGIA IL 25 DICEMBRE? LA SECONDA IPOTESI (NASCITA DI GESÙ)
La seconda ipotesi, invece, sostiene che il 25 dicembre sarebbe stato scelto come giorno di Natale perché proprio in questa giornata nacque Gesù. Il vangelo ha riferito che Zaccaria era sacerdote della classe di Abijah ed era lui a esercitare le sue funzioni nel tempio al momento dell’annunciazione della nascita di suo figlio Giovanni Battista da parte dell’arcangelo Gabriele. La tradizione orientale fa risalire la nascita di Giovanni al 24 giugno. Inoltre, il vangelo di Luca data l’Annunciazione della nascita di Gesù a Maria al sesto mese successivo al concepimento di Giovanni.
A tal proposito, le liturgie orientali e occidentali concordano riconoscono questa data nel giorno 31 del mese di Adar, corrispondente al nostro 25 marzo, quando peraltro la Chiesa celebra l’annuncio dell’angelo e il concepimento di Gesù. Ne deriva che la data della nascita di Gesù doveva essere procrastinata di nove mesi, appunto fino al 25 dicembre, divenuto così giorno di Natale.