Rita Levi Montalcini, perché ha vinto il Premio Nobel
Nel 1986, grazie alle trentennali ricerche sull’NGF e sul suo meccanismo d’azione, Rita Levi Montalcini vinse il Premio Nobel per la medicina insieme al biochimico Stanley Cohen. La scoperta rivoluzionò il mondo della medicina in quanto la proteina del sistema nervoso fino a quel momento non aveva avuto gli adeguanti approfondimenti. Nelle motivazioni del Premio si legge: “La scoperta dell’NGF all’inizio degli anni cinquanta è un esempio affascinante di come un osservatore acuto possa estrarre ipotesi valide da un apparente caos. In precedenza i neurobiologi non avevano idea di quali processi intervenissero nella corretta innervazione degli organi e tessuti dell’organismo”.
Rita Levi Montalcini e il Premio Nobel per la Medicina
La famosissima scienziata Rita Levi Montalcini è conosciuta a livello mondiale per essere stata l’unica donna italiana ad aver vinto un Premio Nobel per la Medicina. Rita Levi Montalcini ha dedicato la sua vita intera alla scienza e dopo aver convinto suo padre a farle proseguire gli studi si è laureata in medicina nel 1936 presso l’Università di Torino.
Durante la Seconda Guerra Mondiale la donna è stata costretta a rifugiarsi perché di origine ebrea, prima a Bruxelles e successivamente a Torino, dove ha continuato le sue ricerche in un piccolo laboratorio casalingo in cui ha iniziato a studiare il sistema nervoso degli embrioni di pollo.
Cosa ha scoperto Rita Levi Montalcini che rivoluzionò la scienza?
Al termine della Guerra, Rita Levi Montalcini è andata negli Usa alla Washington University di Saint Louis dove, insieme a Stanley Cohen ha scoperto il NGF, il Nerve Growth Factor, una proteina utile allo sviluppo del sistema nervoso che ha condizionato il mondo della scienza e della medicina in poco tempo.
Grazie alla scoperta fatta dai due studiosi i due riceveranno nel 1986 il Premio Nobel per la Medicina. Grazie ai loro studi, infatti, il ramo neuroscientifico della medicina ha compiuto passi da gigante acquisendo sempre più importanza all’interno della ricerca e della medicina.