Articolo 31: da dove deriva il loro nome?
Gli Articolo 31, il duo trap composto da J-Ax e Dj Jad, debuttano al Festival di Sanremo 2023 con il brano “Un bel viaggio”. Ma come mai si chiamano così? L’idea del nome è nata dall’articolo 31, una legge emanata dal parlamento irlandese che affermava che solo i partiti politici espressamente autorizzati dal governo irlandese avrebbero potuto parlare in TV, radio e altri mezzi di comunicazione. All’inizio però il duo musicale voleva chiamarsi Articolo 21 per via dell’articolo della Costituzione Italiana sulla libertà di parola che vi riportiamo: “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.
L’idea di chiamarsi Articolo 31 è venuta a Torino dopo una serata live e l’incontro con un professore universitario che gli ha parlato della Costituzione Irlandese e dell’esistenza dell’articolo 31 che sancisce la libertà di espressione e di parola sui media ed inoltre riguarda la protezione delle famiglie e dei minori. Si tratta della celebre Section 31 del Broadcasting Authority Act, una legge emanata dal parlamento irlandese nel 1976 in seguito ai disordini in Irlanda del Nord.
Ma chi sono gli Articolo 31?
J-Ax e Dj Jad sono i componenti degli Articolo 31, il celebre duo hip-hop nato negli anni ’90. Il successo è immediato grazie a brani in cui campionano il freestyle con ritornelli accattivanti. Ma come sono nati gli Articolo 31? A rivelarlo è stato Dj Jad in una intervista rilasciata almagazine.it “J.AX era il rapper di mio fratello (anche lui DJ n.d.r.), io ho avuto sempre qualcuno che reppasse per me, si facevano delle serate e io l’avevo notato però avevo detto: mah! Poi un giorno viene in casa mia a provare con mio fratello e ho detto, -beh! si può far qualcosa, tirarlo dentro- e così ci siamo conosciuti meglio e alla fine ha preferito lavorare con me, non perché mio fratello non fosse buono, solo perché io ho più esperienza. Con J.AX mi sono subito trovato bene su tutto, sulla scelta dei campioni, sugli argomenti e ho capito che era arrivato il momento di fare qualcosa di serio”.